Un torneo di calcio dedicato a Gaetano Bafile

CARACAS – In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e su iniziativa del Coni in Venezuela, si è svolto nel Centro Italiano Venezolano di Caracas, un torneo di calcio riservato a chi, pur avendo lasciato da tempo alle spalle gli anni spensierati dell’adolescenza, non ha mai rinunciato a divertirsi con gli amici ed una palla. La manifestazione sportiva è stata intitolata a Gaetano Bafile, il fondatore del nostro giornale che ha dedicato tutta la sua vita alla difesa degli interessi degli italo-venezolani. Una iniziativa, quella del Coni, senz’altro encomiabile ma della quale, ad eccezione del rappresentante del Coni stesso, nessuno ne è venuto mai a conoscenza. Né il pubblico numeroso sugli spalti, né gli stessi giocatori partecipanti, che indossando la magliette della squadra del cuore, si sono cimentati in duelli entusiasmanti e hanno dato vita a partite di eccezionale valore agonistico.


Al torneo, che ha preso il via ad ottobre, hanno partecipato ben 19 squadre, distribuite tra le categorie Veteranos (Azzurra, Juventus, Parma, Palermo, Fiorentina, Lazio, Milan e Napoli), super Veteranos (Juventus, Azzurra, Palermo, Parma, Milan e Napoli) e Master (Roma, Juventus, Napoli, Torino e Milan).

Veteranos: vince il Parma dopo una gara pirotecnica


Il Parma ha conquistato il torneo superando ai calci di rigori il Palermo, una squadra che non si è mai arresa. E’ stata una partita degna delle migliori finalissime. Le due compagini si sono affrontate a viso aperto e senza esclusione di colpi. Il risultato è rimasto incerto fino all’ultimo istante. E non sono stati sufficienti gli 80 minuti di gioco per definirne il vincitore.


Dopo appena pochi minuti di gioco il Parma è passato in vantaggio grazie alla splendida rete di Tony Guerra che con un preciso tiro all’angolino basso ha reso inutile ogni intervento del portiere avversario. Il Palermo ha risposto immediatamente con Andrés Danesi, un vero cecchino in area di rigore. Questi, con grande opportunismo ha colto un falso rimbalzo del portiere e lo ha trafitto senza pietà. E’ l’1 a 1. Ma la partita non si conclude qua. Con il passare dei minuti, i ‘gialli’ sono tornati in vantaggio con Espidel. Sembrava che il primo tempo dovesse concludersi sul 2 a 1. Ed invece, no. Farese, poco prima del fischio conclusivo dell’arbitro, si è inventata la palla del 2-2.


La ripresa non ha offerto grosse emozioni fino al ’75. Di nuovo è passato in vantaggio il Parma, questa volta grazie a un gran tiro di Gerson Díaz. Ha risposto, dopo 6’ appena, il Palermo. Danesi di testa ha gonfiato la rete avversaria, portando il risultato di nuovo in parità: 3-3.


E’ stato decisivo, nei calci di rigori, l’errore di Farese. Così il Parma ha alzato trionfante l’ambita coppa. Due i grandi protagonisti del torneo nella categoria veteranos: Andrés Danesi, del Palermo, bomber del torneo; e Geraldo Iannicelli, della Juventus, miglior portiere.

Super-Veteranos: vince il Palermo con una gara da cardiopalmo


Il Palermo è riuscito ad imporsi per 2-1 sull’Azzurra. E così ha vinto meritatamente il torneo. La gara è stata giocata sotto una pioggia intensa e su un campo al limite della praticabilità. La partita è stata molto combattuta fino al 30’ e cioè fino a quando il Palermo è riuscito ad andare in vantaggio con Valerio. All’ultimo minuto del primo tempo, il raddoppio ad opera di Boccito.


La ripresa è iniziata con l’Azzurra molto più combattiva e alla ricerca dell’emozione del gol. Questo è giunto finalmente all’80’ con Di Prinzo. L’undici, rincuorato dal gol, ha cominciato a credere in sé stesso e nelle proprie capacità. E, quindi, a premere di più. L’arrembaggio dell’Azzurra l`ha portata vicino al pareggio prima con Senges, che ha mandato sul palo, e poi con Giusto, che non ha saputo approfittare di un rimpallo.
Il bomber, nella categoria super-veteranos, è stato Olegario Dìaz, del Palermo; ed il miglior portiere Sánchez, dell’Azzurra.

Master: Roma campione


La finalissima nella categoria ‘master’ è andata alla Roma, che ha battuto la Juventus ai rigori. Dopo 80 minuti di gioco, né l’Azzurra né la Juventus sono riusciti a sbloccare il risultato. E così è stata inevitabile la ‘lotteria’ dagli undici metri. La Roma ha saputo far meglio.


Capocannoniere del torneo è stato Carlos Villa (Roma), che però non ha giocato l’ultima fase del torneo a causa di una lesione, mentre il miglior portiere è stato Aldo Claut (Roma).


Fioravante De Simone

IL DIRETTORE


Avremmo voluto essere presenti


Apprezzata e applaudita. E’ ovvio che qualunque iniziativa il cui scopo sia quello di ricordare un nostro pioniere, che ha lasciato una profonda traccia nella collettività o in seno alla società venezolana, vada sempre lodata. Così, è con vivo piacere che abbiamo appreso che nel Centro Italiano Venezolano un torneo di calcio, organizzato dal Coni per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, sia stato dedicato alla memoria del nostro fondatore, Gaetano Bafile, un uomo che con coraggio ed onestà di ideali ha dedicato la sua vita, in Italia e in Venezuela, alla difesa della libertà e della giustizia, nei giorni bui della dittatura e nella primavera della democrazia; un giornalista che si è sempre battuto, a volte mettendo a repentaglio la propria vita e la sicurezza della propria famiglia, per la difesa degli interessi della Collettività e contro i soprusi del potere.


Certo, se il nostro Giornale, che Gaetano Bafile fondò con tanto amore e al quale dedicò una vita di lavoro, ne fosse stato informato, ne avrebbe dato notizia ed ampia diffusione prima ed immediatamente dopo la manifestazione. E la Collettività, e non solo gli organizzatori o parte di essi, ne sarebbero stati a conoscenza. Anche la famiglia Bafile sarebbe stata ben contenta di poter assistere all’evento che, ci è stato raccontato, ha offerto momenti di allegria ed emozione. Purtroppo è andata diversamente.


Anche così, ringraziamo il Coni per l’iniziativa e speriamo che in avvenire se ne possano organizzare altre per rendere omaggio a quei pionieri che, con il loro impegno, hanno lasciato una traccia in questo paese, la loro seconda patria.


Mauro Bafile