Afghanistan, cade parà italiano. Oggi in Senato il dl sulle missioni

ROMA – Terza vittima italiana del mese in Afghanistan, la 41esima dall’inizio della missione. Dopo Gaetano Tuccillo e Roberto Marchini, il Primo Caporal Maggiore David Tobini ha perso la vita in uno scontro a fuoco a nord ovest della valle Bala Murghab, nell’ovest del Paese. Lo rende noto lo Stato Maggiore della Difesa precisando che “il militare partecipava ad una attività congiunta con forze afgane”.


“Alle 4.15 ora italiana, mentre i nostri militari stavano effettuando un’operazione di rastrellamento per cercare armi e ordigni, sono stati oggetto di un attacco da parte degli insurgents” ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa.


Altri due militari sono rimasti feriti: si tratta di Simone D’Orazio e Francesco Arena. “Il primo non è fuori pericolo di vita, è in gravi condizioni. Arena invece non è in pericolo di vita”, ha detto il ministro.
Tobini, nato a Roma il 23 luglio 1983, era in forza al 183esimo reggimento paracadutisti ‘Nembo’ di Pistoia: il rientro della salma è previsto per domani alle 10, presso l’aeroporto militare di Ciampino.

Decreto missioni in Senato


Dopo la morte di Tobini, si annuncia sensibile la seduta di oggi a palazzo Madama, chiamata a votare gli emendamenti al decreto legge di proroga delle missioni internazionali di pace. Al primo punto dell’odg la conversione del decreto che scade il 10 settembre.


Ieri mattina il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, confermando le sue perplessità sulla missione “che non condivido e non comprendo”, ha tuttavia annunciato che il Carroccio appoggerà il decreto. “Sul tema delle missioni come Lega nord abbiamo ottenuto il rientro di almeno 2070 nostri militari entro quest’anno, una riduzione degli stanziamenti per le missioni internazionali e la definizione della durata della missione in Libia. Proprio per questo, e per senso di responsabilità, rivoterò il decreto di rifinanziamento delle missioni militari. Ma La Russa deve continuare ad operare per il completamento di una exit strategy che dovrà portare ad una riduzione del numero dei nostri soldati impegnati in missioni internazionali già dal prossimo anno, partendo dalla missione in Afghanistan”.

Le reazioni


Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha espresso “profonda commozione” per la morte di Tobini, caduto mentre assolveva “con onore” la missione Isaf in Afghanistan.


Il premier Silvio Berlusconi afferma: ‘’Siamo vicini alla famiglia del paracadutista caduto in Afghanistan e a quelle dei due militari rimasti feriti nell’agguato. A tutti i nostri soldati impegnati nelle operazioni di pace contro il terrorismo rinnoviamo la gratitudine del Governo e del Paese’’.


Dal canto suo il presidente del Senato Renato Schifani eprimendo “immenso dolore per questo ennesimo tributo di sangue” ricorda che “il nostro Paese anche se sta pagando costi altissimi resta e resterà sempre schierato a tutela della democrazia”. Così come il presidente della Camera Gianfranco Fini che scrive: “L’Italia paga un nuovo grave tributo di sangue alla causa della sicurezza e della libertà”.


Critico invece il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro che, esprimendo cordoglio ai famigliari, si augura che “il governo la smetta di rinviare una decisione improcrastinabile: quella del ritiro delle nostre Forze. E’ ora di dire basta a una guerra che non ci appartiene e che sta producendo un dispendio inutile di vite e risorse economiche’’, afferma.


‘’Non è il momento dei lutti quello in cui discutere delle ragioni della nostra presenza in Afghanistan. Mi auguro che proprio per rispettare questi ragazzi non si riaprano le polemiche sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero’’, rimarca Ignazio La Russa.