Todt cercherà di fomentare la sicurezza stradale

CARACAS – Jean Todt è un personaggio unico nel mondo delle quattro ruote.
L’attuale presidente della Fia ha fatto tanta gavetta prima di arrivare alla posizione che occupa attualmente.
Dai suoi inizi come co-pilota nei rally con la squadra Peugeot-Talbot passando per diversi incarichi nella casa francese che, nonostante i risultati e l’insistenza di Todt, preferiva non entrare a gareggiare in Formula 1. Nel luglio 1993 Todt accetta quindi il ruolo di direttore alla Scuderia Ferrari che veniva da una sequenza di anni difficili ed era sotto la nuova presidenza di Luca Cordero di Montezemolo.

Grazie anche all’arrivo di Michael Schumacher dalla Benetton, insieme a Ross Brawn e al tecnico Rory Byrne, la Ferrari si è poi trasformata nella squadra più vincente del campionato conquistando il titolo costruttori ininterrottamente dal 1999 al 2004 e quello piloti con Schumacher dal 2000 al 2004.
Todt si è dimesso dall’incarico di amministratore delegato il 18 marzo 2008, ma ha mantenuto la carica di consigliere di amministrazione sino al 17 marzo 2009, per poi essere eletto presidente della FIA dal Consiglio Mondiale.

Ieri ha fatto una visita lampo in Venezuela, per parlare delle sue esperienze nel programma “Decenio de acción para la seguridad vial”, della Fia.
Durante la conferenza stampa lo abbiamo incontrato per scambiare opinioni sul programma e sull’attuale mondo della Formula 1.
Dopo aver lavorato per più di un decennio alla corte della Ferrari, pensi che la scuderia di Maranello sia migliorata oppure è la Red Bull che è peggiorata?
Non sarebbe opportuno parlare di questo. Nell’arco della mia vita ho vissuto momenti fantastici, però ogni volta che ho chiuso una tappa ho sempre guardato avanti e mi sono focalizzato nel nuovo incarico. Non pensate che, dopo essermene andato dalla Ferrari, mi sia dimenticato di tutti gli amici che avevo lì. Ma adesso sono obbligato a vedere le cose come presidente della Fia.

Qual è la sua opinione su Pastor Maldonado?

Maldonado è un pilota molto talentuoso, ha avuto un inizio difficile rispetto alle altre categorie dove ha partecipato. Bisogna ricordare che la Formula 1 è la categoria massima degli sport a quattro ruote. In questa categoria se non hai un mix perfetto tra pilota, macchina e team non riesci a guadagnare punti. Il miglior modo per parlare di un pilota è paragonarlo al suo compagno di squadra, in questo caso a Rubens Barrichello: si nota come Pastor si sia dimostrato molto aguerrito in pista. La macchina (Williams, n.d.r) che sta guidando non è la migliore in questo momento, nel GP di Monaco ha perso l’occasione buona per guadagnare i suoi primi punti in F1. Però grazie alle sue prestazioni sta dimostrando di essere un grande pilota.

In cosa consiste il programma di sicurezza stradale?

Consiste nell’elaborare strategie, piani e obiettivi di sicurezza stradale a livello nazionale, sorretti da attività di raccolta dati e di ricerca, che consentano di studiare le misure più adeguate e di monitorarne l’implementazione e l’efficacia.

Quali sono le tappe dell’iniziativa “Decennio di iniziativa per la sicurezza stradale”?

Incrementare la sicurezza delle reti viarie a tutela di tutti gli utenti della strada, in particolare di quelli più deboli (pedoni, ciclisti e disabili), tramite una valutazione metodica delle infrastrutture e una maggiore attenzione alla sicurezza nelle fasi di pianificazione, progettazione, costruzione e gestione. Nel caso dei veicoli si cercherà di favorire l’adozione universale delle più avanzate tecnologie disponibili per la sicurezza attiva e passiva dei veicoli, attraverso l’armonizzazione di standard globali, programmi di informazione per i consumatori ed incentivi per accelerare la diffusione dei dispositivi in grado di prevenire gli incidenti.

Tra le altre iniziative:
Sviluppare programmi per migliorare il comportamento degli utenti della strada;
Sollecitare il rispetto delle leggi con nuove azioni formative e campagne di sensibilizzazione sulle cinture di sicurezza, i caschi per i conducenti di motocicli, la guida in stato di ebbrezza e il superamento dei limiti di velocità;
Migliorare la risposta alle emergenze post-incidente e la capacità dei sistemi sanitari e parasanitari di fornire alle vittime della strada cure efficaci e periodi di riabilitazione più adeguati.
Per la campagna in Venezuela sarà usato il pilota Pastor Maldonado, attualmente alla guida di una William nella F1. Oltre a lui piloti venezuelani come Jhonny Amadeus Cecotto (che corre in Gp2) ed Ernesto Viso (Indycar).

L’ex ammistratore delegato della Ferrari durante la sua tappa venezolana si riunirà con autorità del ‘Ministerio de interior y justicia’, il presidente dell’Intt ed il viceministro dello Sport.
Si recherà poi a Cartagena de Indias, in Colombia, per una riunione della Fia.

F.D.S.