Borsa. Milano a picco, Wall Street non aiuta

MILANO – Ancora una seduta da dimenticare per Piazza Affari su cui pesano i timori legati allo stato di salute dell’economia del Paese, alimentati peraltro dall’incremento dello spread tra Btp e Bund decennali che torna sopra i 310 punti base. A fine seduta Piazza Affari si conferma la peggiore Borsa europea con il Ftse Mib che perde oltre 3 punti percentuali, mentre a Wall Street gli indici principali stanno viaggiando in ribasso.

Nel Vecchio Continente lo Stoxx 600 perde quindi l’1,12%, in linea con i ribassi di Londra, Francoforte e Parigi che oscillano intorno al punto percentuale. Peggio soltanto Milano e Madrid che perdono rispettivamente il 3,3 e il l’1,9 per cento. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra -0,95% – Parigi -1,32% – Francoforte -1,14% – Madrid -1,89% – Milano -3,33% – Amsterdam -1,35% – Stoccolma -0,68% – Zurigo -1,12%.

Nel mirino degli investitori ancora le banche, anche perché, spiegano gli operatori, in pancia custodiscono titoli di Stato. Intesa SanPaolo ha così perso il 5,13%, UniCredit il 4,3%, Mediobanca il 4,9%, Ubi Banca il 5,6%) e Bpm il 3,2 per cento.
La raffica di vendite ha riguardato anche le compagnie assicurative. I più grandi gruppi come Generali e FonSai hanno perso, rispettivamente, il 3,25 e il 5,81 per cento. Male anche Unipol che ha ceduto il 4,29 per cento.

Ancora sotto pressione Fiat in Borsa all’indomani dei conti che hanno deluso il mercato, nonostante alcuni analisti abbiano spiegato che il trimestre è stato migliore delle attese. Il titolo del Lingotto, che ieri aveva perso oltre 4 punti, oggi ha rincarato la dose bruciando un altro 3,77 per cento.

Tra i pochi titoli in nero Pirelli e Ansaldo. La prima ha guadagnato l’1,2% in scia alla semestrale archiviata con un utile raddoppiato. Effetto conti anche su Ansaldo (+1,04%) che, all’indomani della trimestrale, ha incassato giudizi positivi da alcune case d’affari come Bofa Merrill Lynch e Societé Generale che sul titolo consigliano entrambe un ‘buy’. Segno più infine per Piaggio che è balzata del 4,92% grazie ai risultati di fine giugno, in controtendenza rispetto al mercato.