L’Aquila, 9 indagati per abuso d’ufficio

L’AQUILA – Nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nell’affidamento dei lavori di ricostruzione della questura del capoluogo, la Procura della Repubblica dell’Aquila ha emesso nove avvisi di garanzia. Il reato ipotizzato è quello di abuso d’ufficio. A far scattare l’inchiesta sarebbe stata la forte lievitazione dei prezzi passati da 3 a 18 milioni di euro.


Destinatari del provvedimento sono Giuliano Genitti, Lorenzo De Feo, ingegnere, Carlo Clementi, dirigente attualmente in servizio all’Aquila; Giovanni Guglielmi, ex provveditore. Con loro 4 esponenti interni ed esterni del comitato tecnico amministrativo tutti provenienti da Roma. Indagato anche il legale rappresentante della ditta Inteco Spa, che aveva ricevuto l’affidamento diretto dei lavori, poi ritirato.


Per via dell’urgenza i lavori erano stati assegnati dal provveditorato interregionale alle opere pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna con affidamento diretto alla ditta Inteco spa, ma dopo i rilievi della Corte dei conti il nuovo provveditore alle opere pubbliche, Donato Carlea, ha ritirato l’affidamento per indire una nuova gara d’appalto vinta dall’associazione temporanea d’imprese (Ati) Nidaco-Califel.