Cgie, Carrozza convoca la plenaria: lavori dal 12 al 14 ottobre


ROMA – Rispondendo alla richiesta sottoscritta da 50 consiglieri, il segretario generale Elio Carozza ha convocato a Roma l’assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero.


I lavori si terranno alla Farnesina dal 12 al 14 ottobre.


La richiesta è partita dalla Commissione continentale dei paesi anglofoni coordinata da Silvana Mangione che proponeva a Carozza una plenaria «anticipata» e la contestuale rinuncia alle riunioni continentali, da svolgersi a Roma, a ridosso della plenaria.


L’ordine del giorno dei lavori, nel dettaglio, verrà diramato la prossima settimana.


Silvana Mangione, Vicesegretario per i Paesi Anglofoni del Cgie, aveva indirizzato una sua lettera al segretario generale Elio Carozza con allegato l’elenco dei consiglieri che sottroscrivevano la proposta di una plenaria anticipata, da convocarsi tra settembre ed ottobre, rinunciando alle continentali. Nel missiva, Mangione scriveva:


«Carissimo Elio, al momento attuale la proposta degli Anglofoni di tenere una Plenaria anticipata alla fine di settembre o, al massimo, alla primissima settimana di ottobre, ha ricevuto e superato la maggioranza assoluta di adesioni da parte dei Consiglieri del CGIE. Siamo certi che vorrai tenerlo in debito conto».


«La maggior parte dei Consiglieri – precisa Mangione – ha anche chiesto che i passi futuri e il calendario delle riunioni per la restante parte del 2011 siano decisi dall’Assemblea in occasione della Plenaria anticipata. Per fugare qualsiasi dubbio, la nostra visione dell’OdG dei lavori della plenaria consiste in una riunione la mattina del mercoledì al MAE, durante la quale ascoltiamo e dibattiamo la relazione a di Governo e quella del CdP, dopodiché, per i successivi due giorni, divisi in delegazioni andiamo ad incontrare i capigruppo dei partiti a Camera e Senato, i Ministri competenti nelle materie che ci riguardano e, possibilmente, il Presidente del Consiglio».


«Riteniamo anche – si legge nella lettera – che sia necessario chiedere al Presidente della Repubblica di voler ricevere il CGIE per rappresentargli, tutti insieme, la grave situazione nella quale versa il mondo degli italiani all’estero. Finito questo lavoro di sensibilizzazione pensiamo di riunirci di nuovo al MAE per decidere, tutti insieme, dopo aver esaminato la situazione di bilancio, quali riunioni siamo più importanti per mantenere alto il livello di pressione sulla maggioranza di governo e sulle forze di opposizione».


«In attesa di una Tua cortese risposta, – conclude – Ti inviamo tanti cordiali saluti e auguri di Buon Lavoro».