Il settebello è tornato: “Ora vogliamo le olimpiadi”

FIUMICINO – Gioia, euforia ma soprattutto determinazione ad andare avanti e a non cullarsi sugli allori, soprattutto in prospettiva di Londra 2012. E’ lo stato d’animo espresso dai 13 campioni del mondo della pallanuoto rientrati a Roma da Shanghai.

Accolti con calore e abbracci da familiari e amici accorsi all’aeroporto di Fiumicino fin dalla tarda mattinata, il ct Alessandro Campagna e gli azzurri, tutti con la medaglia d’oro bene in vista appesa al collo, hanno sfoderato sorrisi e stretto decine di mani. Oltremodo divertito si è poi mostrato Campagna quando c’é stato chi gli ha fatto notare che il Settebello è stato ribattezzato da qualcuno il Settemagnifico.

“Di certo – ha detto Campagna – abbiamo fatto una cosa straordinaria, strepitosa. Soltanto adesso, tornando in Italia, ci rendiamo conto dell’impatto emotivo che abbiamo trasmesso al Paese. E’ una vittoria che dedichiamo all’Italia, al nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Abbiamo dato dimostrazione che gli italiani quando sono coesi, compatti e determinati non sono inferiori a nessuno – ha ribadito – in un momento come questo credo che sia un messaggio importante per le nuove generazioni”.

“Non è facile vincere un campionato del mondo, soprattutto nelle condizioni in cui ci siamo trovati. Direi che nella finale contro la Serbia le tre carte vincenti sono state: cuore, compattezza di gruppo e grande determinazione. Siamo strafelici – ha detto ancora il ct – ma dobbiamo guardare avanti perché il prossimo anno c’é un’Olimpiade da disputare a Londra. I nostri avversari ci dovranno temere e rispettare ancora di più. Dal canto nostro – ha concluso – dobbiamo avere maggiore voglia e determinazione per migliorarci sempre più, perché il gioco é in continua evoluzione e noi non dobbiamo fermarci”.

Per il capitano Stefano Tempesti, l’oro di Shanghai rappresenta “sensazioni nuove che ci fanno volare alto ma siamo consapevoli che dobbiamo restare con i piedi ben saldi a terra. Ora non vediamo l’ora di festeggiare con familiari e amici. Questo successo ha fatto bene all’intero movimento. Sappiamo che c’é stato un grande seguito di pubblico che ci ha seguito dalla TV”. “Per quanto mi riguarda – ha poi aggiunto – oltre alla medaglia c’é stata una gratifica in più essendo stato premiato come il miglior giocatore dei mondiali. Ma è un premio che voglio dividere con tutta la squadra. Abbiamo formato un gruppo meraviglioso. La strada è tracciata per arrivare a Londra. Dobbiamo però lavorare ancora di più perché ora non possiamo più nasconderci. Siamo diventati la squadra da battere”.