Juventus, ecco Vucinic: “Per Conte gioco ovunque”

TORINO – E’ stato il giorno di Mirko Vucinic. Visite mediche al mattino, firma sul contratto (3,5 milioni per quattro anni a lui, 15 milioni in tre rate alla Roma) e primo allenamento con i nuovi compagni al pomeriggio.
E’ stato un lunedì intenso per l’attaccante montenegrino che ha iniziato a prendere confidenza con il mondo Juve. A salutarlo a Vinovo è arrivato anche il presidente, Andrea Agnelli, che si è intrattenuto una quarantina di minuti ad assistere al lavoro della squadra dopo aver fatto, come Conte, un breve discorso al gruppo.
Mirko ha salutato la Roma (“E’ un capitolo chiuso, ma nonostante tutto è rimasta nel mio cuore”) e si è detto “felicissimo” dell’approdo a Torino, “sono molto emozionato”. Sulla collocazione in campo, nessuna preclusione e massima disponibilità.

“Posso fare la prima e la seconda punta – aggiunge l’attaccante montenegrino – e anche l’esterno sinistro. Ma non importa il ruolo quanto la possibilità di giocare con continuità. E poi se Conte mi trovasse una quarta posizione, mi metterei a sua disposizione”.

Il tecnico non ha perso tempo e per le prime prove l’ha schierato da attaccante centrale. Sistemato l’attacco, ora restano da inserire almeno due tessere per completare il puzzle bianconero: servono infatti un difensore centrale e un esterno sinistro d’attacco. Arriveranno, ma senza fretta. La priorità infatti è vendere, per fare cassa e per sfoltire la rosa. Per la retroguardia in pole position c’é sempre Diego Lugano, capitano della nazionale uruguaiana fresca vincitrice della Copa America, che costa 3,5 milioni stabiliti dalla clausola rescissoria fissata dal Fenerbahce. L’ad Beppe Marotta é pronto ad affondare il colpo, ma attende gli sviluppi della giustizia sportiva turca che potrebbe retrocedere il club di Istanbul per illecito sportivo. Nell’eventualità, Lugano potrebbe liberarsi a costo zero. E’ uruguaiano anche l’altro candidato: si tratta del giovane emergente Sebastian Coates (Nacional Montevideo), valutato però 10 milioni.

A favore di Lugano, oltre al costo, giocano l’esperienza, anche a livello internazionale, la capacità di guidare la difesa e impostare la manovra; Coates fa valere la classe nonostante la giovane età (20 anni) e le possibilità di crescita in prospettiva.

Capitolo esterno sinistro. Il nome tornato d’attualità è quello di Juan Manuel Vargas, da tempo tenuto d’occhio dai dirigenti juventini che ora sembrano più convinti dopo la brillante Copa America disputata dal giocatore con la maglia del Perù. Il problema è la formula per arruolarlo. Marotta vorrebbe scambiarlo con Martinez, che piace al tecnico viola Mihajlovic, oppure con Amauri (in corsa per l’italo-brasiliano c’é anche il Parma) o Bonucci, per il quale intanto lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti ha offerto 6-8 milioni.
La Fiorentina però spara forte e punta a Fabio Quagliarella, soluzione che oggettivamente appare fuori logica per una Juve che può contare su un attacco al top con Del Piero, Matri e Vucinic e non potrebbe privarsi di uno come Quagliarella.