L’Abruzzo festeggia i suoi emigranti

CARACAS – Si celebrerà oggi in Abruzzo la prima edizione della “Giornata degli Abruzzesi nel mondo”, evento che vuole ricordare l’emigrazione regionale, rafforzare l’identità degli abruzzesi nel mondo e mantenere saldi i rapporti fra le comunità abruzzesi esistenti fuori dai confini regionali e la terra d’origine.
La scelta della data in cui istituire la “Giornata degli Abruzzesi nel mondo” è quella dei primi giorni di agosto, per ricordare significativamente la nota tragedia di Marcinelle avvenuta il giorno 8 agosto del 1956 e nella quale soprattutto gli abruzzesi pagarono un prezzo enorme in termini di vite umane perse.


Come spiega alla ‘Voce’ il consigliere regionale del Pdl Riccardo Chiavaroli (abruzzese nato a Maracay, in Venezuela) si tratta quest’anno di una “manifestazione ridotta” in quanto “è la prima edizione” e “i fondi disponibili sono limitati”.

La cerimonia istituzionale si terrà nella sala “Corradino D’Ascanio” della sede del Consiglio regionale a Pescara, in Piazza Unione, alle 11. Parteciperanno il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, i componenti del Cram e i consiglieri regionali.
Così come previsto dalla legge istitutiva dello scorso febbraio (Legge – R. Chiavaroli l.r. 4/2011), la Presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo, d’intesa con la Conferenza dei Capigruppo, conferirà l’onorificenza di “Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo” a quattro persone di origine abruzzese che per meriti accademici, culturali, politici, sociali o professionali si sono distinte nei Paesi stranieri, o nelle Regioni italiane diverse dall’Abruzzo, in cui sono emigrate in passato o dove oggi risiedono stabilmente.

La consegna delle onorificenze avverrà per mano del Presidente Pagano, in occasione di una conferenza stampa durante la quale sarà illustrato il programma delle celebrazioni dedicate alla “Giornata degli abruzzesi nel mondo”.

In questa prima edizione, l’onorificenza di “Ambasciatore d’Abruzzo” verrà assegnata a Carmela Remigio (soprano di livello internazionale); Armando Traini (Presidente Sodalizio Abruzzese e Molisano di Padova); Tony Fini (imprenditore di successo in Australia); Alberto di Giovanni (Direttore del Centro Scuola presso il Columbus Centre di Toronto). Come previsto dalla legge istitutiva, si tratta di due emigrati in paesi esteri e due emigrati in altre Regioni italiane, nel rispetto della parità di genere.
– A causa del fenomeno migratorio – spiega Chiavaroli – si sono costituite negli anni comunità abruzzesi anche numericamente significative che non hanno mai interrotto i rapporti con la terra d’origine e anzi ne hanno mantenute intatte le migliori tradizioni tramandandole alle generazioni successive di abruzzesi nati fuori dai confini regionali e insiema facendole conoscere ed apprezzare in ogni parte del mondo.
Oggi, l’emigrazione abruzzese è fortemente diminuita. I giovani, stando a quanto spiega Chiavaroli, lasciano la Regione soprattutto per ragioni di studio e quasi mai per lunghi periodi. Principalmente restano all’interno dell’Unione Europea.

Nonostante questo, sono tanti i giovani abruzzesi all’estero che compongono le cosiddette ‘seconde e terze generazioni’. Per costoro, afferma il consigliere, la Regione attiva scambi culturali (l’ultimo quello per le 10 reginette di bellezza di Miss Abruzzo in Venezuela 2009: una vacanza-studio per imparare l’italiano e per conoscere storia, usi e costumi della terra dei loro genitori) e stimola accordi imprenditoriali con il fine di promuovere l’export di prodotti abruzzesi, gli investimenti e il turismo in Regione.

Ecco chi sono i quattro ‘ambasciatori’ d’Abruzzo

Alberto Di Giovanni, Direttore Centro Scuola presso il Columbus Centre di Toronto

Nato a Roccamorice nel 1945. A 18 anni parte con la famiglia alla volta del Canada, dove si laurea in Lingua e Letteratura Italiana presso l’Università di Toronto. Il Centro Scuola e Cultura fu fondato nel 1976 per promuovere la lingua e la cultura italiana e fare in modo che l’insegnamento dell’italiano trovasse nuovi sbocchi nel sistema scolastico canadese. Fu un’indovinata decisione in quanto subito ci fu interesse per lo studio dell’italiano, tanto che il numero di studenti iscritti passò da 3 mila a 30 mila. Oltre ad essere stato direttore del Centro fin dalla fondazione, si è distinto nell’attività politica, giornalistica e sindacale.

Coadiuvato da circa 180 insegnanti d’italiano, escogita sempre nuove iniziative per motivare i giovani ad apprendere o perfezionare la lingua d’origine dei loro padri. Ha sottoscritto accordi “storici” con varie commissioni scolastiche stabilendo una partnership giuridica che ha dato vita a nuovi programmi didattici: oltre alle classi di lingua e cultura italiana già nel curriculum, vengono organizzati corsi estivi di lingua in Italia, con crediti riconosciuti per l’ottenimento del diploma scolastico canadese. Un progetto innovativo che ha riscosso un successo straordinario e oggi oltre 600 studenti si recano in Italia per seguire questi corsi. I vantaggi sono indiscutibili non solo per i corsi di lingua, ma anche per quelli di storia classica o di arte in quanto le escursioni organizzate durante i soggiorni, sia a Roma che a Firenze, a Venezia o in altre città italiane, consentono agli studenti di assimilare più adeguatamente le nozioni apprese. Insomma, Di Giovanni è un vulcano di iniziative ed un formidabile promotore della cultura e dell lingua italiana.

Tony Fini, imprenditore

Nato a Casoli nel 1931. A 20 anni si trasferisce in Australia dove inizia la sua carriera con i lavori più umili ma ben presto scopre la sua straordinaria abilità nel settore delle costruzioni. All’inizio è la sua casa personale, poi quelle da vendere e già nel 1958 riesce a costruire da 15 a 20 case l’anno. Con il boom edilizio negli anni ’60 arriva a 200 case l’anno per passare poi all’edificazione di villaggi e residenze per anziani. Grazie ad un innato senso per gli affari nel 2000 la “Tony Fini Group” costruisce oltre 700 appartamenti l’anno. Ma Tony non è uno che dorme sugli allori: vende il ramo edile e si dà alla coltivazione dell’ulivo. Potrebbe sembrare una pazzia, ma ancora una volta il suo intuito ha la meglio e la “Fini Olives” oggi produce un ottimo extravergine e conta di arrivare al milione di litri per il 2013. Tra i prossimi obiettivi, l’apertura di un Museo dell’olio. Tony è socio di varie associazioni di emigranti ed è membro dell’Associazione d’Affari Italo-Australiana. Insomma un grande self made man che porta il alto il nome dell’Abruzzo.

Carmela Remigio, soprano.

Nata a Pescara. Dopo aver vinto nel 1992 il Concorso “Luciano Pavarotti International Voice Competition” di Philadelphia, ha iniziato 19enne una prestigiosa carriera, nel solco della migliore tradizione italiana, grazie ad una vocalità completa e raffinata. Dopo le prime scritture in ruoli del repertorio barocco, ha iniziato una carriera in continua ascesa in cui si sono rivelati di particolare importanza, per la notorietà internazionale, i ruoli mozartiani: in particolare, quello di Donna Anna in Don Giovanni, che le ha dato l’opportunità di collaborare con Claudio Abbado e Peter Brook. Da allora gli incontri prestigiosi si sono moltiplicati: ha cantato più volte diretta da Abbado, Lorin Maazel, Antonio Pappano, Riccardo Chailly. I debutti verdiani, Desdemona in Otello, Violetta ne La Traviata, le hanno aperto nuovi orizzonti nel campo del repertorio romantico, confermandone il talento vocale e scenico. Del repertorio pucciniano ha interpretato Mimì ne La bohème ed è stata la protagonista di Tosca. Numerose le incisioni discografiche, tra cui le due edizioni di Don Giovanni (Donna Anna) e un doppio cd dal titolo “Arias”, dedicato a Tosti e Rossini. Una grande artista, una straordinaria testimone della nostra cultura, che conserva con orgoglio le origini abruzzesi e pescaresi.

Armando Traini, Presidente del Sodalizio Abruzzese e Molisano di Padova

Nato ad Atri nel 1938. Dopo una lunga carriera di 44 anni nel Ministero della Difesa, dal 1996 è Presidente del Sodalizio Abruzzese e Molisano di Padova, ruolo nel quale si distingue per impegno e passione nel mantenimento e nella valorizzazione delle radici culturali abruzzesi. Sotto la sua presidenza il Sodalizio ha promosso importanti iniziative pubbliche oltre ad un “servizio” di sostegno e assistenza agli abruzzesi residente o in arrivo nel Veneto. Tra le molte attività: la partecipazione alla Fiera Campionaria di Padova, come occasione di promozione commerciale e culturale dell’Abruzzo e dei suoi prodotti, gli scambi di esperienze con le altre associazioni, attività ricreative per i soci e una serie di convegni.