Giovanni Corallo al centro del nostro cuore

CARACAS.- Non abbiamo voluto salutarlo come di solito si suol fare con chi ha diviso con noi la storia del nostro Centro Italiano Venezolano. Non lo abbiamo fatto, poichè il Maestro Giovanni Corallo, non è stato per la nostra Istituzione “una presenza qualsiasi”.

Tutti conosciamo la sua magnifica arte che ha accompagnato il Coro Giuseppe Verdi. Direttore di questo Coro che ha segnato momenti bellissimi ed emozionanti della nostra storia in Venezuela, il Maestro Corallo è sempre stato colui che con umiltà ci ha saputo esprimere una italianità forse oggi un po’ opacata dai tanti avvenimenti trascorsi nelle nostre vite.
Non vogliamo e non ci piace pensare che il Coro Giuseppe Verdi non sarà più diretto dal Maestro Giovanni Corallo!

Questi ultimi anni, la terra così generosa che ha saputo aprirci le braccia un giorno ormai lontano, ci riempie di interrogativi, di decisioni prese per cause di “forza maggiore”. Per ben venti anni, il Maestro Corallo ha brillato di luce propria nel C.I.V. dirigendo il “suo” Coro con generosità, con amore, con passione. E l’omaggio al caro Maestro non poteva che avvenire nel Salone Gaetano Bafile, l’amato epico fondatore della Voce d’Italia che tanto apprezzava il Maestro Corallo. Amici, componenti del Coro, artisti vecchi e nuovi che hanno saputo esprimere tutta la loro sensibilità proprio nel nostro Centro, sono stati presenti alla “despedita” del Maestro Giovanni Corallo.Belle e soprattutto sincere, le frasi pronunciate dal Presidente Mario Chiavaroli che ha consegnato al caro Maestro una targa di riconoscimento, augurandogli “felice permanenza in Italia”.

Il Maestro Corallo ha voluto esprimere (sempre con la sua proverbiale umiltà) che: “se va via un Maestro, ne arriverà un altro”. Noi sappiamo che la storia prosegue, ma il Maestro Corallo resterà sempre una istituzione in seno al nostro caro Centro. Grazie, Maestro! Grazie per quello che ci ha regalato dirigendo il Coro “G.Verdi”. Grazie per averci fatto sentire attraverso la musica la fierezza della nostra italianità…soprattutto di quella “di una volta”, quando l’emigrazione del nostro Paese partì raccontando al mondo l’amore per il lavoro, la famiglia e le proprie origini. Un caro abbraccio Maestro….da tutti,tutti noi!
Ricordi, che nel Centro Italiano Venezolano avrà sempre una casa ed una gran famiglia.