Borse, andamento anomalo. Spread si raffredda a quota 380 punti

MILANO – Borse europee contrastate in attesa dei dati sui salari negli Usa a luglio, con Milano e Madrid in testa alla classifica, Parigi poco variata in mezzo al guado e Londra e Francoforte in calo. L’andamento anomalo delle piazze continentali riflette le contraddizioni all’interno del comparto bancario, con Natixis (+6,79%), Unicredit (+6,73%), Intesa (+5,77%) e Santander (+3,93%) in deciso rialzo, mentre scivola Rbs (-7,03%), che a causa delle svalutazioni sulla Grecia ha accusato una perdita semestrale di 1,4 miliardi di sterline. Situazione difficile anche per Piraeus Bank (-2,7%), Barclays (-2,96%) e Hsbc Hondings (-2,56%). Contrastati gli automobilistici, con Fiat (+6,88%) e Peugeot (+4,41%) in crescita a fronte del calo di Daimler (-2,19%) e Volkswagen (-1,98%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra -2,28% – Parigi -0,62% – Francoforte -2,17% – Madrid +1,28% – Milano +0,78% – Amsterdam -1,33% – Stoccolma +0,16% – Zurigo -2,34%.


 


REHN – L’Italia deve accelerare le riforme: lo ha chiesto oggi il commissario Ue all’economia Olli Rehn.


«Il governo italiano deve accelerare il piano di riforme per il consolidamento dei conti affinché abbia un impatto già sul bilancio dell’anno prossimo», ha detto Rehn, che ha giudicato «importanti» le riforme annunciate dall’Italia.


L’Italia e la Spagna non avranno bisogno di alcun piano di salvataggio, ha affermato Rehn.


«Entro settembre deve essere operativo l’accordo del 21 luglio: così potremo rassicurare gli investitori». Ha detto il commissario agli affari economici riferendosi all’accordo tra i leader dell’Eurozona sul fondo di salvataggio.


 


SI RAFFREDDA SPREAD BTP-BUND – Si riduce ancora lo spread Btp-Bund che si riporta sui 380 punti (382,2), con il rendimento del decennale italiano in calo al 6,15%. Lo spread dei Bonos spagnoli con il Bund si restringe a 375 punti e quello dei titoli francesi a 88,3.


 


TOKYO -3,72% – La tempesta che ha investito ieri i mercati occidentali si è trasferita anche in Asia, con Tokyo (-3,7%), Hong Kong (-5%), Seul (-3,6%) e Sidney (-4%) in fibrillazione. Sul listino giapponese ha pesato anche il nuovo recupero dello yen sul dollaro, dopo il riassestamento di ieri generato dall’intervento del governo del Sol Levante, che aveva ordinato alla banca centrale di acquistare dollari e vendere yen per un totale di 36 miliardi di euro, proprio per rallentare la corsa della divisa nazionale.


Sul listino nipponico sono crollati i titoli dell’energia con Mitsumi Electric (-9,07%) e Tokaqi Carbon (-6,07%). Tra i grandi esportatori si segnala Casio (-5,43%), Bridgestone (-5,41%), Mazda (-5,34%), Sony (-5,04%) e Toyota (-3,18%). Tensione anche sui finanziari Nomura (-5,42%), Mizhuo Financial Group (-4,72%) e Sumitomo-Mitsui Trust (-4,15%). Ad Hong Kong, con l’indice ai minimi dallo scorso settembre, tonfo di Cosco Pacific (-11,42%), Hutchison Whampoa (-8,63%) e Bank of China (-4,35%), mentre a Sidney, scesa ai livelli del luglio 2009, le vendite si sono concentrate sugli energetici Linc Energy (-19,23%), Karoon Gas (-14,98%) e White Energy (-13,55%), e sugli estrattivo-minerari Murchison Metals (-12,68%) e Rio Tinto (-5,98%), frenati dalle quotazioni in forte tensione all’asta dei metalli di Londra.