Fiato sospeso e occhi sul mercato. Pd: «Misure imposte dalla Bce?»

ROMA – Ancora una giornata di trepidazione per l’Italia appesa alle decisioni delle istituzioni finanziarie internazionali, e in particolare di quelle della Bce, per ottenere un sostegno ai titoli pubblici italiani. Per Palazzo Chigi sono state ore di intenso lavoro, in una girandola continua di contatti con tutti i vertici degli altri paesi dell’eurozona e con i tecnici italiani per mettere a punto la strategia di difesa dei mercati internazionali, dell’euro e quindi anche dell’Italia. Per consolidare il via libera a sostenere il debito italiano, potrebbero infatti servire ulteriori garanzie. E il governo sarebbe pronto a darle mettendo sul piatto anche la possibilità di un un ulteriore iniziativa a protezione dei conti pubblici, un decreto d’urgenza che avvii ulteriori iniziative per reperire risorse e garantire il pareggio di bilancio da qui a due anni. Una carta di riserva da utilizzare solo in extremis, visto che Palazzo Chigi sembra essere riuscito ad ottenere il via libera di Francia e Germania sulle manovre di riduzione del deficit messe in campo dall’Italia, e dalla Spagna.
– L’impegno ‘politico’ chiesto dalla Bce all’Italia consiste nell’accelerazione di un percorso che avevamo già disegnato – chiarisce il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.


Tuttavia e’ proprio la richiesta di impegno che esige l’Europa che scatena la bagarre politica in Italia. Con l’opposizione che grida al ‘commissariamento’ politico dell’Italia. Non bastasse, proprio il più citato tra i possibili candidati alla guida di un governo tecnico in Italia, Mario Monti, sostiene dalle colonne del Corriere della Sera che quanto accaduto in questi ultimi due giorni dimostra che ormai il governo tecnico sia già all’opera, e si tratta di un ‘’governo tecnico sopranazionale, con sedi sparse a Bruxelles, Francoforte, Berlino, Londra e New York’’.


La maggioranza si difende attaccando il professore.
– La presa di posizione di Monti è un buon contributo contro la mistificazione dei cosiddetti governi tecnici o di transizione, per niente al di sopra delle parti ma nettamente schierati – dice Fabrizio Cicchitto. Ed anche Osvaldo Napoli si dice rammaricato per le considerazioni di Monti.
– La dignità dell’Italia – afferma – non è stata venduta né barattata dal premier.


Ma l’opposizione riparte all’attacco. Il Pd è pronto a prendersi le proprie responsabilità ma torna a chiede un gesto di ‘’discontinutà politica’’. Il segretario, Pier Luigi Bersani, chiede inoltre ‘’verita’’ sulle misure imposte dalla Bce per aiutare l’Italia ed anche la Cgil pretende ‘’trasparenza’’ preoccupata per il ‘’ Paese commissariato e privo di autonomia’’.
– In Italia c’è un governo commissariato, squalificato, privo di autorità e autorevolezza – dice il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro che chiede quindi le dimissioni del premier.


Anche Fli vuole un passo indietro del Cavaliere e si dice disposta a far parte di un governo senza Berlusconi. Di fronte alla battaglia politica un nuovo messaggio del Presidente della Repubblica ai caduti del Monte del Grappa torna a sottolineare l’urgenza della coesione.


‘’Il futuro dell’umanità sta non nel conflitto e nella divisione ma nella cooperazione e nella integrazione, per la crescita sociale e il benessere economico di tutti i popoli’’ afferma Napolitano, ancora per alcuni giorni in vacanza a Stromboli.
– La crisi è di portata tale e di dimensioni planetarie così evidenti da imporre uno spirito di coesione nazionale – ragiona Maurizio Gasparri mentre Sacconi apre a Casini per l’approvazione di provvedimenti necessari a combattere la crisi con una maggioranza più ampia. Il leader dell’Udc, intanto, annuncia che giovedì sarà lui a partecipare alla riunione delle commissioni congiunte Affari Costituzionali di Camera e Senato per l’inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione.