Wall street a picco trascina le borse europee

MILANO – Un’altra giornata da dimenticare per le Borse europee, una delle peggiori dall’avvio della crisi: l’indice Stxe 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio Continente, ha ceduto il 4,14%, uno scivolone che si traduce in oltre 197 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.

La nuova settimana comincia all’insegna dell’estrema volatilità. In calo a meno di un’ora dal fixing le borse del Vecchio Continente, trascinate in territorio negativo – dopo una giornata tra rialzi e ribassi – dall’avvio di Wall Street all’indomani del taglio del rating Usa da parte di Standard and Poor’s. (il Dj perde il 3,21% e tocca un minimo infraday di 11.059 punti).

Piazza Affari fallisce il rimbalzo e chiude in calo la prima seduta dopo l’annuncio che la Banca centrale europea comprerà i titoli di Stato italiani sul mercato secondario.
Il Ftse Mib ha segnato un -2,35% a 15.639 punti, mentre l’All Share ha ceduto il 2,43%. La seduta, caratterizzata si è aperta con un rally che ha portato gli indici a guadagnare oltre il 4%, a pochi minuti dall’avvio in lieve calo, spinti dall’ottimo andamento del comparto bancario.

Forte calo per le piazze finanziarie europee con Francoforte che lascia sul terreno il 5,02% a 5.923 punti, mentre Parigi segna una flessione del 4,68% a 3.125. In rosso Londra (-3,39% a 5.068) e Amsterdam (-5,73%).
Ma le notizie rassicuranti provenienti sia da New York e che da Bruxelles, con il G7 e la Commissione europea che hanno espresso giudizi positivi riguardo alle misure decise dal governo italiano, hanno galvanizzato per poco Piazza Affari.

Il listino milanese ha azzerato i guadagni a circa due ore dall’apertura e oscillato fino ad assestarsi intorno alla parità mentre si avvicinava al giro di boa di metà seduta. Per poi estendere le perdite con l’avvicinarsi dell’apertura di Wall Street e toccare i minimi di giornata (-3%) quando mancava mezz’ora alla chiusura. Piccolo recupero negli ultimi trenta minuti di contrattazione, seguiti da vendite sostenute sul filo della chiusura.

Sul paniere principale milanese, seduta altalenante per i bancari che chiudono contrastati. In netto calo i petroliferi, gli industriali; in picchiata Pirelli e i titoli della galassia Agnelli.
La buona notizia riguarda l’andamento dei titoli di Stato: lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi oscilla sopra e sotto i 300 punti base, ma comunque a livelli ben inferiori rispetto a quelli toccati la settimana scorsa.