GB, stop alle violenze Cameron: “Inizia la reazione”

LONDRA – La reazione delle autorità alle violenze è “veramente iniziata”. Lo ha detto il premier britannico, David Cameron, nel suo intervento alla Camera dei Comuni. Il primo ministro ha annunciato che la polizia avrà il potere di costringere i cittadini a rimuovere indumenti che coprano il viso in caso di “elementi ragionevoli” di sospetto. I rivoltosi, ha ammonito ancora, “pagheranno per quello che hanno fatto”. Cameron ha inoltre annunciato che il governo affronterà il problema dei gruppi criminali che si formano attraverso i social network. Sull’impiego dell’esercito a fianco della polizia, Cameron ha definito questa possibilità un’”ultima risorsa”.


La morte di Mark Duggan solleva domande “alle quali va data risposta” ha affermato ancora il leader britannico. Questa morte è però stata usata a suo parere “come scusa” da “gang opportunistiche” per condurre saccheggi.
In un passaggio del suo intervento, il premier ha rimarcato che “la sicurezza dei cittadini è il primo dovere di un governo” ed ha definito le violenze degli ultimi giorni “criminalità pura e semplice”.


Quanto alla polizia britannica, ha mostrato “incredibile coraggio” sebbene la reazione iniziale sia stata troppo lenta. Quindi si è difeso dalle critiche dell’opposizione laburista che lo accusa di avere indebolito la capacità delle forze di polizia, assicurando che i tagli al bilancio della polizia, decisi dal governo conservatore per i prossimi 4 anni, sono “completamente ottenibili” senza intaccare l’efficienza delle forze dell’ordine.
Intanto è tornata la calma a Londra e nelle altre città britanniche – Manchester, Birmingham e Liverpool – interessate dai disordini degli ultimi giorni. Un forte dispiegamento di polizia, aiutato da una pioggia intensa, ha impedito una quinta notte di saccheggi e violenze.


Ma la tensione rimane alta. Nella capitale vi sono stati infatti scontri fra la polizia e circa 200 giovani dell’estrema destra che per la seconda notte consecutiva si erano schierati in strada dicendo di voler proteggere la comunità locale dalle violenze.


Una veglia pacifica si è tenuta la scorsa notte a Birmingham in memoria dei tre giovani uccisi all’alba di ieri mattina mentre cercavano di proteggere i negozi dai saccheggiatori. Un disperato appello alla calma e all’unità è giunto daTariq Jahan, padre di una delle tre vittime, il 21enne Haroon.
I tribunali lavorano a pieno ritmo per giudicare i giovani arrestati. I primi ad essere stati condannati sono stati due uomini di Manchester che dovranno scontare una pena rispettivamente di 10 e 16 settimane di carcere.