Stalker ucciso a Roma, confessa padre donna

ROMA – Si erano separati ed erano tornati insieme più volte, ma lui non aveva mai accettato di essere lasciato definitivamente. L’aveva picchiata, tormentata per anni, si era preso una condanna per stalking, ma non riusciva a starle alla larga.


“Un rapporto malato fatto di amore ed odio, il loro – spiega una vicina -. Lui la picchiava di continuo, l’ha pure sfregiata in faccia – racconta una condomina – ma poi, come avviene in questi casi, tornavano sempre insieme. Per settimane la donna era costretta a rimanere in casa per non mostrare i lividi che aveva sul viso e sulle braccia”.


Domenica sera è andato di nuovo davanti a quella palazzina bassa a tre piani, a Tor Cervara, periferia est di Roma, dove abita la sorella della sua ex. E di nuovo sono state urla e minacce, anche contro il padre delle due donne. Poi Stefano Suriano, pregiudicato di 36 anni, se n’é andato sgommando con la sua macchina. Stavolta però il padre della ex, anch’egli pregiudicato, assieme ad altre tre persone l’ha seguito fino a un distributore di benzina a pochi chilometri di distanza, sulla via Tiburtina.


Quando il giovane si è fermato per fare il pieno l’hanno colpito con sette coltellate e con un martello. E’ morto poco dopo l’arrivo all’ospedale Sandro Pertini.


Una spedizione punitiva organizzata da C.N., 63 anni, il padre della ex compagna di Suriano. Messo sotto torchio per ore dai carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di Montesacro, assieme al pm della Procura di Roma Marco Mansi, l’uomo ha confessato. Non ne poteva più delle violenze e delle offese dello stalker. Restano da identificare gli altri tre partecipanti al delitto, probabilmente parenti o amici di C.N.
Nel comprensorio di edilizia popolare di via Giacomo Del Duca dove è avvenuta l’ultima violenta lite molti temevano che quella storia sarebbe finita male. Poche palazzine disadorne tra campagna e capannoni industriali, lì al terzo piano abita con due bambini la sorella della donna che Suriano tormentava da anni.
La ex convivente era spesso lì e così anche il 36/enne pregiudicato. Domenica sera c’era una festicciola nel giardino poco distante quando è arrivato ed è scoppiato un altro diverbio. Qualcuno ha tirato un sasso sulla macchina di Suriano, che se n’é andato. Ma neanche quattro chilometri più in là è rimasto a secco e la sua corsa è finita nel sangue.


L’omicidio di domenica riaccende la polemica sulla sicurezza a Roma. Per il responsabile sicurezza del Pd romano Alberto Mancinelli si tratta del 24/esimo delitto in sette mesi, con un incremento del 60 per cento rispetto al 2010.


“E’ emergenza criminalità”, afferma l’esponente dei democratici. “Demagogia”, ribatte il delegato del sindaco per la sicurezza Giorgio Ciardi, secondo il quale “una vendetta privata nei confronti di uno stalker” non può giustificare un allarme specifico. Ciardi rivendica l’impegno dell’amministrazione Alemanno per la sicurezza e accusa l’opposizione di diffondere dati inesatti.