Libia, Usa: missili del rais su Brega

ROMA – Il lancio di un missile Scud, lunedì da parte delle forze fedeli a Muammar Gheddafi, contro le postazioni degli insorti a Brega è “un segno di disperazione”: così un portavoce dei ribelli, Ahmed Bani, alla Bbc. “Quest’uomo userà ogni arma utile per tenere il suo regime in vita, anche per poche ore”, ha detto Bani. “E’ sempre più chiaro oramai che i giorni di Gheddafi sono contati”, ha invece commentato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney. Lo Scud è stato individuato dalle forze Usa: è stato lanciato da una postazione nei pressi di Sirte, ed è finito a circa 80 chilometri da Brega, il terminal petrolifero a sud di Bengasi teatro da giorni di una dura battaglia tra lealisti e ribelli per il controllo degli impianti. Gheddafi disporrebbe di circa 200 Scud nel proprio arsenale. Questi missili hanno una gittata di oltre 800 km, e possono trasportare una testata da una tonnellata. Il 15 aprile del 1986, in risposta ai raid Usa su Tripoli, i militari libici lanciarono due missili Scud su Lampedusa, che finirono in mare mancando il bersaglio.


Almeno 26 ribelli libici sono stati uccisi nei duri combattimenti in corso per il controllo dell’area industriale di Marsa el Brega, il terminal petrolifero a sud di Bengasi. Lo riferisce il quotidiano Quryna di Bengasi citato dal sito dei giovani ribelli libici. Oltre 40 insorti sono rimasti feriti.

La Nato: lancio scud è arma di terrore


Il lancio di un missile Scud da parte delle forze fedeli a Muammar Gheddafi contro i ribelli libici “non rappresenta una minaccia militare”, ma un “gesto di disperazione”, come lanciare piatti contro il muro quando non si sa più cosa fare: fa solo rumore; tuttavia costituisce una “irresponsabile” minaccia alla popolazione, ed è perciò una “arma di terrore”: è quanto ha dichiarato il portavoce della missione Nato in Libia Unified Protector durante un briefing in videoconferenza da Bruxelles. Pur ricordando che i missili balistici a corto raggio Scud sono imprecisi, non sono guidati e non sono progettati per colpire bersagli specifici, Lavoie ha tuttavia condannato il lancio, dicendo che si tratta di una minaccia per la popolazione civile, quindi di un’ “arma di terrore”.

Panetta: giorni contati per Gheddafi


“La sensazione è che i giorni di Gheddafi siano contati perchè il suo potere ‘’è indebolito come dimostrano anche le ultime defezioni”. Lo ha detto ieri, ripetendo un’affermazione sempre più spesso ribadita negli ultimi giorni, il segretario alla difesa Usa, Leon Panetta.

Cnt: nessun accordo con Tripoli


I ribelli libici smentiscono l’esistenza di negoziati con il regime di Muammar Gheddafi. In una conferenza stampa a Bengasi il presidente del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), il governo provvisorio degli insorti, Mustafa Abdeljalil, ha detto: “Non ci sono discussioni, né dirette né indirette, smentendo così le notizie di fonte tunisina che circolano in queste ore di negoziati fra le due parti in corso da domenica sull’isola tunisina di Djerba.