Test pre mondiale, Ghiraldini: “Siamo in crescita”

ROMA – È stato un ferragosto di lavoro in Romagna per la Nazionale Italiana Rugby che dopo un po’ di relax, è tornata in palestra e sul campo per preparare il test-match di sabato ad Edinburgo contro la Scozia, ultima tappa della preparazione ai Mondiali ‘Nuova Zelanda 2011’. Palestra in mattinata per reparti, doppia seduta di video analisi tra l’ora di pranzo ed il pomeriggio e, in serata, un allenamento sul campo del Romagna sono gli impegni che hanno scandito la giornata degli Azzurri a disposizione del ct Nick Mallett in vista della trasferta scozzese. Superato il Giappone al ‘Manuzzi’ nella prima uscita stagionale, l’Italia comincia a sentire vicinissimo il Mondiale neozelandese – raduno a Roma il 28 agosto, partenza alla volta di Nelson il 31 – ma non dimentica l’impegnativa partita contro gli highlanders di Andy Robinson, capaci di fermare l’Irlanda sul 10-6 due settimane fa.


“Dovevamo portare a casa la partita con il Giappone e ci siamo riusciti – spiega il vice capitano dell’Italia, Leonardo Ghiraldini – adesso dobbiamo analizzare quanto di positivo e quanto di negativo è emerso nella gara di Cesena e iniziare subito a pensare alla Scozia”.


Al suo secondo Mondiale, il ventiseienne tallonatore padovano vive con entusiasmo la vigilia di una rassegna iridata che, per lui, dovrebbe essere sensibilmente diversa – in termini di utilizzo – da “Francia 2007”: “Al di là della sconfitta di Saint Etienne proprio contro gli scozzesi, che ci costò l’eliminazione dai Mondiali, vissi quell’appuntamento al 100%. Ero giovane, da poco nel gruppo, normale che fosse così. Adesso, quattro anni dopo, l’entusiasmo è rimasto lo stesso anche se l’esperienza è cresciuta ed ho quasi quaranta caps all’attivo. Di sicuro la concentrazione è altissima, perché in Nazionale si è sempre in lotta per avere il posto nel XV titolare, per conquistarsi la fiducia dei compagni e dei tecnici”.


Con 38 caps all’attivo, sette dei quali da capitano in sostituzione di Parisse, Ghiraldini è uno degli avanti più giovani del pacchetto di mischia italiano ma, durante la gestione Mallett, è stato quasi sempre titolare della maglia numero due: “Nei giorni che ci separano dalla partenza per Edinburgo lavoreremo molto di più tecnicamente e tatticamente: in vista del Giappone il lavoro era ancora molto incentrato sull’aspetto fisico, ora credo ci concentreremo maggiormente sulle fasi tattiche” spiega Leonardo.


Il lanciatore azzurro sembra soddisfatto anche delle rimesse laterali viste al “Manuzzi”: “Abbiamo vinto tutti i nostri palloni, rubando o sporcando alcuni lanci giapponese: le cose stanno migliorando ed è importante continuare a lavorare in questo senso. Il lavoro che il nostro tecnico di reparto Orlandi sta portando avanti con Bortolami e Van Zyl ha già cominciato a dare i propri frutti ed avere palloni di qualità non è importante solo per lanciare i nostri trequarti ma anche per finalizzare qualche maul di noi avanti come fatto contro il Giappone”.