Filettino minaccia: saremo un principato

ROMA – Accorparsi con un Comune vicino, è impensabile; sparire, neanche in discussione. Per cui ‘’ci organizzeremo per diventare un principato. Autonomo’’. Fanno sul serio a Filettino, 554 abitanti in provincia di Frosinone, al confine con l’Abruzzo.

La manovra del governo, quella che taglia in nome dell’austerity i Comuni sotto i mille abitanti (nel Lazio 86, più la Provincia di Rieti), non la tollerano. E la risposta, al limite della provocazione, è l’autonomia, come nel loro passato secentesco, quando, liquidato il signore feudale, si diedero statuto e governo propri. ‘Magnifica comunità di Filettino’ si ribattezzarono, procedendo così, in splendida autonomia, fino all’Unità d’Italia e dando pure i natali a uno dei protagonisti del Fascismo, il generale Rodolfo Graziani, spietato governatore della Libia e vicerè d’Etiopia (stando a internet, dal 1938 al 1945 il paese prese persino il nome di Filettino Graziani).

Ma non è per questo che oggi i suoi abitanti sono pronti a scendere in piazza e guardano la riforma dall’alto in basso, nonostante vivano nel paese più elevato del Lazio (oltre i mille metri) nel cuore del parco dei Simbruini, con una stazione sciistica, Campo Staffi, molto amata dai laziali.
– Se siamo contro è perchè abbiamo tante risorse – spiega il vicesindaco Fabrizio Giacomini che fa parte di una lista civica ‘’Filettino nel cuore’’, vicina al Pdl – dal turismo al patrimonio boschivo e il nostro Comune è uno dei pochi in Italia ad avere i conti in regola. Siamo pronti a qualsiasi tipo di protesta perchè non vogliamo essere assorbiti da un altro Comune che magari è in difficoltà economica.