“Non dimenticare la scuola italiana all’estero”

BASILEA – “Il Parlamento si appresta a discutere la manovra economica bis, inevitabile per raggiungere il pareggio per il bilancio dello Stato, ma ancora piena di incertezze quanto ai suoi contenuti. Il Governo nel definire la manovra ha risparmiato settori strategici come la ricerca e la scuola. Governo, Parlamento e forze politiche estendano questo criterio anche alle iniziative scolastiche italiane all’estero”. Questo l’appello che il Coordinamento Enti gestori in Svizzera rivolge a Governo e forze politiche.


Gli enti gestori, si legge nell’appello, “sono preoccupati che nuovi tagli possano colpire i corsi di lingua e cultura italiana in quanto i finanziamenti di tale settore sono di competenza del MAE”. Gli enti “non chiedono un occhio di riguardo per i corsi all’estero, ma ricordano che il Cap. 3153, alla pari degli altri capitoli per gli italiani nel mondo, è già stato pesantemente ridotto, quasi dimezzato, nell’ultimo triennio. Le attività sono già state ridimensionate in maniera significativa e anche l’anno scolastico 2011/2012, ripreso in Svizzera proprio in questi giorni, è partito all’insegna dei tagli”.


L’appello rivolto ai gruppi parlamentari è quello di “approvare un ordine del giorno che impegni il Governo a risparmiare le attività scolastiche all’estero dalla manovra economica”.