Il Coni fa la voce grossa: “Pronti ad intervenire”

ROMA – La tutela dei tifosi e quella dello sport italiano. In mezzo una lega fatta di presidenti “sconclusionati” per usare le parole di Maurizio Zamparini, e la rabbia comune per uno stop che il Coni, senza giri di parole, giudica “incomprensibile e insostenibile”. Al punto che chi vuole perseverare sulla linea dura se ne assume le responsabilità, andando incontro anche a provvedimenti che l’ente che governa lo sport tiene in serbo nel suo statuto.


Lo sciopero o rinvio, poco cambia, della prima giornata della serie A traccia una linea comune tra quanti scontenti, anche se per ragioni diverse, ora fanno la voce grossa. In prima linea il comitato olimpico nazionale, che bacchetta duramente l’atteggiamento che ha portato alla rottura tra Lega e Aic, nonostante l’estrema ed ennesima mediazione di Abete.


Il Coni infatti “condanna apertamente i toni esasperati e manifesta il più profondo rammarico per l’evolversi di una situazione che è divenuta nel tempo incomprensibile e insostenibile”.


L’invito è all’osservanza delle regole, principio nello sport a cui nessuno deve sottrarsi – sottolineano dal Foro Italico – con il rifiuto di “ricatti e prevaricazioni”.


“Chi antepone gli interessi personalistici a quelli della collettività si assume la responsabilità di tutte le misure che dovessero ai vari livelli essere necessarie per porre fine a questa incresciosa vicenda”.


Insomma pugno duro già annunciato, quando ormai la speranza di sentire il fischio d’inizio è pressoché nulla. E poi c’é la posizione di Sky, che non vuole intervenire nella trattativa – anche se ormai non si tratta più – ma lancia un appello: “Non tradite la fiducia dei tifosi. Sky Italia auspica che il dibattito possa essere risolto quanto prima e che non abbia alcun riflesso sul regolare avvio del Campionato”.


Insomma la pay tv che detiene i diritti del campionato chiede che il dialogo in queste ore faccia la sua parte per scongiurare il peggio e non lasciare senza pallone i milioni di tifosi che aspettano, a fine estate il regolare via del campionato. Difficile da immaginare a questo punto, ma certo il braccio di ferro e la rottura con conseguente rinvio, ha alzato il velo su una lega litigiosa, nonostante il voto compatto (18-2) alla proposta di accordo potesse far pensare il contrario.


“Non è una cosa bella per il nostro calcio che di problemi ne ha già tanti – le parole di Zdenek Zeman, che in campo invece ci andrà già oggi con il suo Pescara che celebra anche il ritorno in serie B -. Sarebbe un fatto antipatico che servirebbe solo per allontanare ancora di più i tifosi dal calcio moderno”. E parla di “sconfitta per tutto il sistema calcio” anche Mattia Cassani, neo difensore della Fiorentina. Il malumore è evidente, così come le spaccature. La Lega, a detta dei suoi stessi membri, è fatta da ‘sconclusionati’”. Il caos è servito.