Madre del minore ucciso chiede giustizia

SANTIAGO DEL CILE – La madre del minorenne cileno morto venerdì scorso in seguito ad un colpo da arma da fuoco durante le manifestazioni che hanno accompagnato lo sciopero generale, ha chiesto che venga fatta giustizia nei confronti dei responsabili della morte di suo figlio. “Nulla mi restituirà mio figlio, ma credo che avrebbero potuto sparare all’aria, voglio solo che si faccia giustizia. Tutto ciò non deve succedere a nessuno, perché è un dolore molto grande”, ha segnalato Mireya Reinoso, madre di Manuel Gutierrez, che è stato ucciso da un colpo di pistola nel petto. D’accordo con la testimonianza del fratello della vittima, Gerson Gutierrez, alcuni carabinieri avrebbero sparato da un auto con proiettili di grosso calibro, colpendo Manuel al torace e causandogli la morte.


Benché i Carabinieri abbiano scartato la possibilità di una partecipazione delle forze dell’ordine all’accaduto, Gerson assicura che ha visto sparare i Carabinieri e che oltretutto non è l’unico testimone. Il giovane 23enne ha raccontato che insieme al fratello Manuel si dirigeva a vedere le manifestazioni quando entrambi sentirono degli spari. Ricorda che Manuel lo avvisò dell’impatto: “lui scostò la mano dal petto e mi disse ‘mi hanno colpito’, l’aveva sporca di sangue e tentai di incoraggiarlo, di svegliarlo, affinché non rimanesse addormentato, e lui mi diceva ‘sto bene, fratello, tranquillo, mi passerà”. Il fatto che ha causato grande commozione a Santiago, è stato condannato dal Partito del Socialismo Allendista.