Scuole italiane all’estero nel caos, Narducci chiede l’intervento di Frattini

ROMA – “Inizia l’anno scolastico e per gli studenti dei corsi di italiano all’estero è ancora allarme per il forte rischio che non venga garantito, nelle scuole italiane all’estero e nei corsi di lingua e cultura italiana in Europa, in particolare in Svizzera e in Germania, il regolare inizio delle lezioni a causa dei tagli al personale docente.” E’ quanto sostiene l’on. Franco Narducci (PD) che sulla materia ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro degli Esteri Franco Frattini.

“A decorrere dal 1° settembre – si legge in una nota – oltre 30 posti dell’organico del personale docente scolastico operante all’estero saranno disattivati o soppressi e ciò comporta gravi disagi per l’utenza scolastica italiana in tutto il mondo e un danno d’immagine per l’Italia. La presenza di scuole italiane o di scuole a doppia uscita rappresenta una straordinaria risorsa per la promozione del nostro sistema Paese.”
Narducci riconosce che la scuola italiana all’estero “ha punte di eccellenza: per esempio, il liceo artistico italo-svizzero a doppia uscita di Zurigo, è frequentato dai nostri ragazzi e in prevalenza da studenti svizzeri. Molti di essi proseguono gli studi nella facoltà di architettura avendo forti legami con l’arte e l’architettura italiana ma anche con i migliori prodotti dell’architettura e del design italiano.”

Proprio per questo motivo, per Narducci, “va garantita, oltre a comprovate capacità, anche il puntuale funzionamento della macchina amministrativa per il regolare inizio dell’anno scolastico.
Una garanzia che riguarda anche l’altro liceo linguistico italiano di Zurigo e quelli di altre capitali nel mondo. Capitali dove interveniamo, come ha sottolineato Frattini nella recente audizione alla Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla promozione della cultura e della lingua italiana all’estero “per vedere la cultura non in senso statico e rivolto al passato, ma per accompagnare e aiutare quel sistema di made in Italy che attraverso la cultura, per esempio attraverso il design italiano che ne è espressione, può meglio promuovere il sistema Paese sotto il profilo dell’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale italiano”.

“Ma” rileva il parlamentare eletto in Svizzera “i buoni propositi non sempre corrispondono alla realtà; il rinvio delle prove concorsuali per il reclutamento del personale docente, per esempio, si protrae da oltre 4 anni e ci sono difficoltà per il reperimento degli insegnanti in quanto alcune graduatorie sono esaurite. In altri casi, le graduatorie non sono esaurite ma l’invio viene ostacolato. I funzionari della Farnesina interpretano arbitrariamente il decreto milleproroghe e applicano criteri che impediscono la nomina dei docenti all’estero presenti in posizione utile nelle graduatorie”.

L’azione posta in essere dall’Amministrazione degli esteri prevede di sopperire alla mancanza di personale di ruolo idoneo per determinate aree linguistiche attingendo alla graduatoria dei supplenti inviati, a tempo determinato, dall’Italia all’estero. Tale prassi comporta un esborso di risorse superiore al costo sostenuto per il personale docente in forza agli Enti Gestori locali e contraddice gli obiettivi di risparmio che si perseguono con la manovra finanziaria.

Per far luce sulla “situazione imbarazzante” venutasi a creare, Narducci, che è Vice presidente della Commissione esteri ed esponente del Pd per gli italiani all’estero ha presentato un’interrogazione in cui chiede al Ministro degli affari esteri di avviare, di concerto col MIUR, l’indizione delle prove di selezione e l’aggiornamento delle graduatorie per permettere alle scuole italiane all’estero e alle università straniere di avvalersi di personale in possesso delle professionalità richieste per la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana.

Inoltre, ha sollecitato Frattini ad agire, con una opportuna modifica legislativa alle norme vigenti in materia, affinché per le iniziative scolastiche previste dalla legge 153/71 sia possibile conferire, in caso di assenza del personale di ruolo, in linea con la politica di contenimento dei costi, l’incarico di docente nei corsi di lingua e cultura italiana al personale in forza agli Enti Gestori anziché inviare i supplenti dall’Italia.
Da tale intervento saranno escluse le istituzioni scolastiche statali italiane all’estero, che potranno continuare ad usufruire di tale strumento, a garanzia del sistema Italia e della centralità del sistema scolastico statale all’estero.