“Manovra fatta in fretta, inevitabile qualche errore”

ROMA – “Nel fare un provvedimento in 4 giorni puoi fare degli errori”. Giulio Tremonti tira le conclusioni al Workshop Ambrosetti e nell’affrontare il tema della manovra ammette che qualche sbaglio c’è stato, ma risponde a Emma Marcegaglia sottolineando che ci sono più tagli che tasse. Il ministro dell’Economia spiega che il “provvedimento fu fatto in 4 giorni con una complessità interna di fabbricazione maggiore di quanto si possa immaginare”. E sull’idea di accorpare le feste e di non aver pensato al 2 giugno, al 25 aprile e al 1mo maggio afferma: “Non ci abbiamo pensato. Credevamo che fosse importante scrivere una norma sull’accorpamento e che poi ci fosse spazio per il decreto che definisce le date per dare spazio a questo. Non era centrale nell’economia di una manovra da decine di miliardi in quel momento. È un errore: ammetto è un errore”.


Poi rivolgendosi al leader degli industriali sottolinea: “Ci sono 14 miliardi di tagli e 6 di tasse. Non viceversa”. “Sono 6 miliardi di tagli ai Ministeri, 4 ai governi locali, 4 al Welfare il resto è una componente fiscale ma non dominante all’opposto”.


Tremonti non lesina una stoccata contro chi fa “profezie retroattive” e ricorda che “nessuno ha la bacchetta magicà”. Parla poi degli eurobond: “saranno fatti” perche “non ci saranno alternative”. “Credo siano il destino di questo Continente. Vedo polemiche legittime ma strumentali: dicono che è una trovata italiana, ma com’è che, se fosse solo nell’interesse italiano, è totalmente appoggiata dal governo Uk e nella city di Londra? Forse c’è una ragione che va oltre lo specifico interesse del nostro paese”.