Abusi sessuali: Haiti condanna l’aggressione dei Caschi blu

PORT-AU-PRINCE – Haiti ha formalizzato la sua protesta contro i Caschi blu dell’Uruguay accusati di presunta violenza sessuale ai danni di un giovane di 18 anni, durante il loro intervento come truppe delle Nazioni Unite di stanza nel paese caraibico. Si prevede che il Ministro della Difesa uruguayano risponderà di tali atti in Parlamento.


In seguito alla diffusione via Internet di un video che mostrava come un giovane haitiano venga presumibilmente aggredito da cinque soldati e un civile.


Il presidente haitiano, Michel Martelly, ha condannato “con forza” l’aggressione verificatasi nella città di Port-Salut, una città costiera del sud, definendola un’azione “ripugnante per la coscienza nazionale”. Martelly ha chiesto una riunione d’urgenza con i responsabili locali della Minustah (i Caschi Blu dell’Onu presenti nel Paese dal 2004). Dal canto suo la portavoce della Minustah, Eliane Nabaa ha ammesso che l’accaduto ‘’può pregiudicare i nostri rapporti con la popolazione’’. – Le accuse sono molto serie – ha affermato Nabaa in riferimento al filmato pubblicato messo la settimana scorsa su Youtube in cui si vedono i cinque Caschi Blu uruguayani immobilizzare il ragazzo su un materasso e poi, ridendo, apparentemente abusare di lui.
Il ragazzo e sua madre hanno già testimoniato davanti al giudice di Port-Salut.


– La Minustah ha una politica di tolleranza zero per episodi di tipo sessuale – ha anche assicurato Nabaa, pur se circolano versioni di possibili casi di haitiane messe incinta da Caschi Blu. Le forze Minustah avevano già affrontato l’ira della popolazione locale per la presunta possibilità che ad innescare il colera che ha provocato migliaia di vittime fossero stati soldati nepalesi del contingente.


Mentre i manifestanti a Port-Salut hanno fatto richiesta di risarcimento per l’accaduto, i soldati uruguaiani hanno parlato di uno “scherzo di cattivo gusto” aggiungendo che “un’indagine preliminare delle Nazioni Unite non ha trovato prove dello stupro”.


L’incidente rappresenta una grave minaccia per la reputazione della missione ONU ad Haiti nota come MINUSTAH. La maggior parte degli haitiani percepiscono la presenza delle truppe dell’organizzazione mondiale come una forza occupante.


Rimosso il capo delle truppe uruguayane


MONTEVIDEO – Il comandante della Marina militare dell’Uruguay, Alberto Caramaes, inmediatamente dopo la diffusione del filmato, ha rimosso il capo del battaglione uruguayano dei Caschi blu dell’Onu che operano ad Haiti e avviato le procedure per il rimpatrio dei cinque soldati coinvolti, sebbene il nulla osta debba essere dato dalle Nazioni Unite. Il ministro della difesa, Eleuterio Fernandez Huidobro ha già annunciato un’inchiesta sui cinque militari coinvolti. La misura è stata annunciata dal segretario della presidenza, Alberto Breccia, che ha riferito che “c’è una denuncia penale presentata dal Ministero della difesa dinanzi ai tribunali uruguayani in quanto il contratto stipulato al momento dell’invio di truppe alle missioni Onu stabilisce che i crimini commessi dai militari debbano essere giudicati dai tribunali del paese d’origine di tali soldati.”