“Cittadini Ue disincantati a causa di cattivi governanti”

PALERMO – “La politica è in affanno e i sistemi politici sono in tensione. Viviamo in un periodo in cui si ha l’impressione che ci si svegli una mattina e si proponga di cambiare un articolo della Costituzione che non piace. C’è approssimazione e improvvisazione”. E’ un vero e proprio monito quello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano intervenuto a Palermo.


In questa situazione, il capo dello Stato mette in guardia dalla crescente tendenza all’antipolitica. “Ci sono alcune definizioni folgoranti da prendere come grano salis, bisogna usare qualche attenzione nell’uso dilagante di certe parole come ‘casta politica’”. Napolitano si serve di una metafora: “L’uso di queste parole è come la notte dove tutto rischia di diventare grigio e nero”.


Il calare dell’impegno e della visione europea dei governanti e lo scemare dell’entusiasmo europeo tra i cittadini sono, per Napolitano “il reciproco condizionarsi di due spinte perverse. Probabilmente è cresciuto il disincanto tra i cittadini dell’Ue anche per la mancanza di impulso, guida e visione da parte di chi governa” ha detto.


Ai fini dell’integrazione europea “c’è la necessità di solidarietà e di difesa anche degli Stati che hanno un debito sovrano molto pesante” ha aggiunto il capo dello Stato.


– C’è una spinta oggettiva, una forza delle cose che indica la strada di una più stretta integrazione che poi venga messa in relazione con la crisi dell’Eurozona e quindi c’è la necessità di solidarietà e di difesa anche degli Stati che hanno un debito sovrano molto pesante – ha concluso Napolitano – Le cose spingono in questo senso però non solo in passato si è remato nella direzione opposta da parte di molti governi, ma anche adesso ci sono riluttanze, resistenze e contraddizioni che rendono il presente e anche il futuro molto incerto.