Piazza Affari affonda con l’Europa, banche a picco nel nuovo lunedì nero

MILANO – Ancora un lunedì nero per piazza Affari. Dopo il -4,83% di lunedì scorso, l’indice principale della Borsa di Milano lascia sul parterre il 3,89% (la scorsa ottava ha perso il 6,91%), trascinato al ribasso ancora una volta dai titoli bancari, con Unicredit che perde quasi l’11% e Intesa Sp oltre il 9%.


Per una volta, la maglia nera del Vecchio Continente non spetta alla Borsa di Milano, ma è ormai una guerra fra poveri.


A cedere di più, dopo Atene e Lisbona, è la Borsa di Parigi, con il Cac in calo di oltre 4 punti percentuali, per effetto delle indiscrezioni su un possibile taglio del rating delle principali banche transalpine da parte di Moody’s, riportate ieri dal Wsj, a causa della loro esposizione al debito greco.


Lo spettro del default greco continua ad aleggiare, con il viceministro delle Finanze di Atene, Filipos Sachinidis, che sollecita lo sblocco della nuova tranche di aiuti Ue-Fmi, sottolineando che il Paese ha liquidità in cassa per finanziare le attività solo fino ad ottobre.
Per quanto riguarda l’Italia, la produzione industriale a luglio è calata dello 0,7% su base congiunturale, un dato peggiore delle previsioni. A tutto questo, in una giornata come il lunedì povera di dati macro dagli Usa in grado di orientare i mercati, si è aggiunto l’incidente nucleare in Francia.


“Ce ne fosse stata una, oggi di notizia positiva”, sintetizza Stefania Guetta di Iw Bank.
Il risultato è l’ennesimo tracollo delle Borse: in piazza Affari Ftse Mib 13.474,14 punti (-3,89%), All Share 14.373,06 (-3,62%). Scambi in crescita a 2,64 mld di euro di controvalore da 2,45 mld venerdì.
Tra i settori in piazza Affari, male banche (-7,29% l’indice settoriale Italia), finanziari (-5,76%), tlc (-5,34%), costruzioni (-4,41%), media (-4,18%). Nessun settore riesce a chiudere in positivo. Sul paniere principale perdite pesanti, ancora una volta, per i due big nazionali del credito.


Intesa SanPaolo, in asta di volatilità verso il finale di seduta, cala del 9,54% a 0,868 euro. Tutti i bancari chiudono in negativo, anche se alcuni riescono a limitare relativamente le perdite (Mediobanca -3,72%, Banco Popolare -2,05%, Bpm -1,95% e Mps -1,63%). In positivo nel paniere solo Stm (+0,48% a 4,21 euro). Male Fonsai (-8,01%), Buzzi Unicem (-6,86%), Telecom (-5,35% a 0,725 euro), tra i tanti. Male, sul resto del listino, Prelios, maglia nera (-12,57%). Bene Meridie (+22,31%).