Berlusconi: “Nessun timore dei pm, ho aiutato una famiglia”

ROMA – “Ho avuto 103 indagini, mi hanno fatto 37 processi, più di mille magistrati si sono occupati di me in 18 anni da quando sono sceso in campo, con una spesa assurda di 400 milioni di euro da parte mia in avvocati e consulenti e vuole che abbia timore di andare ad incontrare dei magistrati per un caso nel quale ho solo aiutato una famiglia in difficoltà come ho fatto tante volte? In più li incontrerei da testimone”. Lo dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenendo su Canale 5 a ‘La telefonata’ di Maurizio Belpietro, a proposito dell’interrogatorio chiesto dai magistrati di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto caso Tarantini.


– Si tratta di una famiglia con figli piccoli – prosegue il premier – con un’altra famiglia a carico, con una madre a carico, che proprio a causa dell’intervento dei magistrati è passata dal benessere alla miseria. Non credo davvero che sia un reato aiutare chi ha bisogno.


Il presidente del Consiglio definisce poi “un’assurdità” l’ipotesi che oggi si rechi a Bruxelles e Strasburgo per evitare l’interrogatorio con i pm di Napoli.


– Grazie al comportamento della nostra opposizione e dei suoi giornali – spiega il premier – si è creata intorno alla nostra manovra molta confusione e si sono indotte le autorità e le istituzioni europee a pensare che il governo volesse fare passi indietro rispetto alla manovra che aveva approvato. Ho cercato quindi – spiega – di avere un appuntamento con il presidente del Consiglio dei capi di Stato e di governo Van Rumpuy, con il presidente della Commissione Barroso, con il presidente del Parlamento Buzek, non è stato possibile averlo oggi (ieri, ndr), è stato possibile averlo per domani (oggi, ndr) e ho ritenuto che fosse urgente che mi recassi a Bruxelles e a Strasburgo per spiegare, carte alla mano, la vera situazione di questa manovra e l’assoluta volontà del nostro governo e della nostra maggioranza di raggiungere il pareggio nel 2013.


Gli interventi sulla manovra, prosegue, “non sono stati ripensamenti, sono stati miglioramenti”.
Il premier torna quindi ad escludere ulteriori interventi e annuncia che “verrà varata con il voto della Camera probabilmente entro mercoledì”, sottolineando che si tratta di “una manovra che avrebbe schiantato qualsiasi governo del passato”.


Parlando del Pdl, il presidente del Consiglio spiega che “il nostro partito in questo momento è un grande cantiere aperto”.


– Dopo tre anni di vita e i grandi successi elettorali vogliamo dotarlo di regole nuove in grado di farlo diventare davvero una casa aperta a tutti i moderati. In questi giorni – aggiunge – ha iniziato a lavorare il gruppo delle regole che entro il 30 settembre darà il via alla nostra stagione congressuale. Non penso che sia opportuno modificare l’assetto di vertice con Alfano segretario politico affiancato dai tre coordinatori.