Gasperini cambia modulo contro i turchi

APPIANO GENTILE – Si dice che solo gli stupidi non cambiano mai idea. Ma anche ripudiare convinzioni radicate dopo un solo insuccesso, per di più ‘consigliato’ dal presidente, può essere sconveniente.
Gian Piero Gasperini – che stupido non è – riconosce il bene e il male della squadra che ha perso a Palermo. E decide che qualche cambiamento va fatto ma nel contempo ribadisce che, una volta sistemati gli equilibri, la ‘sua’ Inter giocherà con la difesa a tre o a quattro.


“Dipende – dice – dalle situazioni e dagli avversari”. Come gli antichi marinai il nocchiero Gasperini dovrà guardare oggi al Trabzon (per l’appunto Trebisonda in italiano) per trovare conferma alla rotta. A insistere e sbagliare ancora rischia il precoce naufragio della sua stagione nerazzurra. Molto prima di Benitez lo scorso anno, mentre i ‘venticelli’ capricciosi di Appiano spifferano già di Capello in preallarme.


Arriva comunque la Champions e sembrano un segno della provvidenza benevola questi turchi calati tra la sconfitta di Palermo e la prima sentenza di sabato prossimo contro l’altra grande incognita del campionato, la Roma di Luis Enrique.


Stasera al Meazza, nella prima gara di un gruppo B di Champions facile sulla carta, Gianpiero Gasperini potrà sperimentare i correttivi contro un avversario che non può fare paura, ma pur sempre di livello. Ovviamente però c’é un solo risultato a disposizione, la vittoria. Possibilmente convincente nel gioco. Il presidente Moratti, che già nell’immediato dopo Palermo aveva mandato Branca ad esprimere l’insoddisfazione della società per come era maturato il risultato della prima di campionato, anticipa la ‘svolta’.


“E’ il momento di cambiare modulo? Sarà Gasperini a vedere, comunque penso di sì”. “Ci siamo rimasti male tutti – ha detto Moratti commentando la sconfitta di Palermo – penso per primo l’allenatore, quindi credo che sia lui stesso per primo, senza bisogno di nessuna spinta, a cercare i rimedi necessari, se non altro al momento per rimettere la squadra in condizione di aver fiducia”. “Dopo una gara come quella di Palermo è chiaro che bisogna apportare delle correzioni”, sottolinea Gasperini nella conferenza stampa della vigilia.
“Il modulo però – spiega – ha una sua valenza iniziale ma non è così determinante. Non è questione di difesa a tre o a quattro ma di dare supporto alla difesa, tutta la squadra. Solamente giocando, comunque, si vedono quali sono gli errori su cui lavorare”. Ma poi, forse temendo di apparire troppo arrendevole, precisa: “l’Inter con me deve avere una certa duttilità di gioco. Ho sempre detto che incontrando due attaccanti preferibilmente avremmo giocato con tre difensori, con quattro difensori incontrandone tre. Ma non è questo il punto. Siamo stati troppo esposti alle ripartenze avversarie. La situazione comunque va corretta velocemente, trovando l’equilibrio giusto”.


Come, e con quali uomini in campo (Zarate o Sneijder, Pazzini o Milito, o magari tutti e due nonostante per Gasperini siano due prime punte) si comincerà a vedere già stasera.