Biancocelesti a terra, i grifoni espugnano l’Olimpico

ROMA – “Reja vattene”. Il coro della curva Nord alla fine di Lazio-Genoa, che ha seguito una bordata di fischi da tutto lo stadio, non lascia dubbi sullo stato d’animo dei tifosi di una squadra che nell’esordio all’Olimpico era attesa ad una grande prestazione. Che non c’é stata, se non per meno una mezz’ora nel primo tempo, mentre sono emerse le solite gravi lacune difensive e di concentrazione. Unica costante di questo inizio stagione, le reti incassate: due con il Milan, due con il Vaslui e due con il Genoa, mentre l’attacco ha mancato di dare il solito apporto, condannando i biancocelesti alla sconfitta. Il merito va anche al Genoa, schiacciato nel primo tempo ma capace di venire fuori bene, grazie anche alle giocate di un ottimo Palacio, quando la Lazio ha ‘abbandonato’ il campo, specie nella ripresa. Reja alla vigilia aveva promesso più attenzione per la difesa e chiesto ai suoi di non distrarsi, ma non è bastato e ora la sua posizione diventa difficile. E dire che l’inizio della gara era stato molto positivo.


Ma al principio era stato il Genoa a cominciare in avanti, con un’opportunità subito per Constant che spreca quasi solo davanti a Marchetti. Gli ospiti pressano alti, ma la Lazio crea subito una serie di occasioni da rete. Comincia al 5’ Lulic, che crossa a Klose al centro dell’area ma il tedesco di testa spreca.
Il Genoa risponde con Palacio, che mette fuori di poco un pallonetto a scavalcare Marchetti. Un minuto dopo la Lazio va in vantaggio: Cissé vede Klose ampio sulla destra e lo serve, il tedesco crossa e Sculli da due passi mette in rete.


La Lazio gioca bene e domina ma spreca qualche pallone di troppo. Anche in difesa. uno svarione di Diaz in disimpegno permette a Constant di essere pericoloso. I padroni di casa però hanno altre tre nette occasioni con Hernanes e Cissé e Sculli. Dopo la mezz’ora, la Lazio sembra rifiatare, lascia l’iniziativa agli ospiti, abbastanza inconcludenti, e agisce in contropiede, a sua volta senza successo.


L’inizio di ripresa vede in campo una squadra che ha perso il filo del gioco e un’altra che vede la possibilità di riscattarsi. Dopo pochi minuti, infatti, Palacio, ben imbeccato da Jorquera, appena entrato, si invola sul filo del fuorigioco e infila Marchetti.


Il Genoa approfitta dello sbandamento avversario e prova a colpire di nuovo. Reja metter dentro Ledesma per dare ordine ma senza successo. La Lazio giochicchia, si affida a iniziative personali e perde un mucchio di palloni, così il Genoa raddoppia al 26’. Il solito Palacio vede Kucka libero e lo lancia verso Marchetti. Il portiere esita nell’uscita e un rimpallo favorisce lo slovacco, segna da un passo. Un gol che per i rossoblù significa la prima vittoria lontano da Marassi dopo quasi un anno, l’ultima risaliva al dicembre 2010. Un gol che consente a Malesani di rispondere al meglio al ‘richiamo’ di Preziosi. Reja dovrà invece dovrà trovare rapide soluzioni in vista del turno infrasettimanale e soprattutto ritrovare la strada della vittoria.