L’Italia alla 66^ Assemblea Onu

ROMA – Importante appuntamento per l’Italia quello che si apre oggi a New York con la 66esima assemblea delle Nazioni Unite.


L’Italia partecipa al fitto calendario di incontri previsti per dare il suo contributo alle risposte che il Consesso internazionale è chiamato a dare nell’ambito del tema, cui è dedicata l’intera Sessione, “Mediazione per la soluzione dei conflitti internazionali”.


La delegazione italiana sarà guidata dal Ministro degli Esteri, Franco Frattini ma ci saranno anche il Sottosegretario Vincenzo Scotti e ministri tecnici impegnati negli incontri.


Come ha riferito il portavoce della Farnesina Maurizio Massari nell’illustrare il programma a Palazzo di Vetro, è fissato già per oggi il primo appuntamento cui parteciperà Frattini con un simposio sulla cooperazione internazionale contro il terrorismo. L’evento, ha detto, “sarà un’opportunità per ribadire il sostegno italiano alla strategia internazionale dell’Onu e valorizzare quello fornito alla task force delle Nazioni Unite”.


“Primavera araba” e Libia saranno al centro degli incontri di domani, quando a New York è atteso il premier Silvio Berlusconi, che partiranno da un incontro a livello ministeriale nell’ambito della “Dauville Partnership”, l’iniziativa politico-economica lanciata dal G8 nella città francese per assistere i Paesi interessati dall’ondata di rivolte e che “in un primo momento riguardava solo Egitto e Tunisia, ma che è stato adesso esteso a Libia, Marocco e Giordania”, ha spiegato Massari.


Nella stessa giornata si riunirà anche il gruppo dei “Friends of Libia”, nato dall’iniziativa del vertice a Parigi cui parteciperanno circa 80 delegazioni. Si discuterà “cosa fare per assistere la Libia nella fase post-Gheddafi, sulla scia di quanto stabilito a Parigi”, ha spiegato il portavoce della Farnesina, sottolineando che a margine di questo appuntamento “l’Italia terrà contatti e incontri con le autorità del Cnt”.


Mercoledì l’Italia sarà coinvolta nell’iniziativa “Le vie della seta” dedicata all’Afghanistan in cui si discuterà di cooperazione economica regionale.


Il 23 l’Italia sarà protagonista del vertice dedicato alla Somalia: evento presieduto da Ban Ki-moon, voluto dall’Italia e di particolare rilevanza dopo il cambio di governo del luglio scorso nel Paese che rimane però percorso da violenze.


A New York Frattini sarà impegnato anche in varie riunioni politiche dei ministri dell’Ue e in una serie di incontri bilaterali, tra cui con Ban Ki-moon e il Segretario Generale della Lega Araba, Nabil el-Araby.
Quanto ai rapporti tra Italia e Libia, il portavoce ha chiarito che numerosi e tempestivi sono stati finora i “passi ufficiali” dell’Italia: è stato il primo Paese europeo ad aprire un Consolato a Bengasi, Frattini è stato il primo ministro degli Esteri europeo a recarsi in visita a Bengasi e l’Ambasciatore Buccino è stato il primo Capo Missione europeo a ricevere il gradimento dalle Autorità libiche.


Dai continui contatti tra Frattini e la nuova leadership libica è emersa “la condivisa volontà di mantenere e rafforzare il primato dell’Italia nei rapporti con la Libia, anche alla luce della posizione di primo partner commerciale: ne è la riprova anche la recente visita di Scaroni in Libia”.


Quanto alle relazioni tra Italia e Medio Oriente, l’Italia punta a “rilanciare in tempi brevi i negoziati” tra israeliani e palestinesi, in particolare attraverso un’azione del Quartetto.


“Stiamo lavorando – ha detto Frattini – per gestire una fase che non solo non danneggi, ma invece migliori, le prospettive di riconciliazione in Medio Oriente anche alla luce delle forti attese dei popoli e Paesi del mondo arabo”.


Riguardo all’annunciata richiesta palestinese di avere un riconoscimento da parte dell’Onu, Frattini ha spiegato che l’obiettivo italiano sarà di “tenere unita l’Ue, farle avere un ruolo politico proattivo, lavorare con Quartetto e Lega araba per far si che il negoziato abbia successo e non contribuisca all’aggravarsi della crisi”.