Evo Morales: “Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è una vergogna”

L’AVANA – Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha invocato ieri a L’Avana una rivoluzione in seno all’Onu al fine di eliminare il Consiglio di Sicurezza, che a suo avviso costituisce “una vergogna per l’umanità”. “Ma quale Consiglio di Sicurezza, io piuttosto lo chiamerei Consiglio di insicurezza”, ha riferito Morales ai media presenti sull’isola caraibica.

Il presidente boliviano, in visita ufficiale a L’Avana, ha criticato la risoluzione 1973 approvata sei mesi fa alle Nazioni Unite, che ha difatti permesso alla NATO di attaccare per via aerea la Libia, con il pretesto di difendere la popolazione civile dalle persecuzioni di Gheddafi.

Il presidente andino ha criticato l’intero “compartimento di organismi internazionali (che) abbiamo nel mondo, davanti ai cui occhi si può compiere un attacco militare, come quello intrapreso dalla NATO contro il paese arabo, con gli Stati Uniti in prima fila”.

Morales ha sottolineato che le forze della coalizione internazionale hanno espulso il colonnello Muammar Gheddafi da Tripoli, capitale della Libia, utilizzando bombe che hanno provocato migliaia di morti e feriti, molti dei quali donne e bambini.

Il presidente sudamericano ritiene che adesso i paesi colonizzatori si installeranno in territorio nordafricano con l’intenzione di impadronirsi delle risorse da esso offerte.

“Ci sono molti interessi affinché il capitale continui a rimanere concentrato in poche mani, quelle della oligarchia e delle multinazionali”, ha accusato il leader boliviano.

“Il mercato deve essere regionale”

Il capo di Stato si è poi soffermato sul tema della crisi economica, sostenendo che la regionalizzazione del mercato sia un sistema che permetta di evitare sconvolgimenti come quelli che hanno riguardato gli Stati Uniti e diversi paesi dell’Unione europea. La ricetta proposta da Evo Morales prevede politiche di solidarietà e di complementarietà, che non abbiano nulla a che vedere con politiche di concorrenza.

“Questo nuovo millennio non può essere il millennio delle oligarchie, delle gerarchie, delle monarchie (…) questo millennio deve essere il millennio del popolo”, ha ricordato Morales che ha poi aggiunto che bisogna optare per il socialismo comunitario “da svilupparsi e attuarsi per fronteggiare la crisi del capitalismo”. Infine, il presidente boliviano ha avvertito che dipendere dal mercato americano ed europeo, “è un problema molto serio per i paesi cosiddetti in via di sviluppo, sottosviluppati”.