Gasperini: “Pazzini in campo a Novara? Forse”

MILANO – Se il pareggio casalingo contro la Roma ha fatto rifiatare l’Inter di Gasperini, la classifica è, comunque, impietosa: un solo punto racimolato nelle prime due gare non è il modo migliore per tentare l’assalto al tricolore, tanto più se ci sono già cinque lunghezze che distanziano i nerazzurri dalle più dirette avversarie.

Sei punti per il Napoli schiacciasassi di Mazzarri che dopo essersi permesso il lusso di pareggiare in casa del Manchester City all’esordio in Champions League, in campionato ha rifilato tre reti al Milan campione d’Italia. Sei punti per la nuova Juve targata Conte che sogna di tornare a calcare i palcoscenici europei e di recitarvi un ruolo da protagonista. Sei punti per l’Udinese che nella scorsa stagione si è aggiudicata l’ultimo posto libero per accedere all’Europa che conta, sei punti per la sorpresa Cagliari.
Il tecnico dell’Inter Gaim Piero Gasperini, però, non perde il proprio ottimismo e guarda il lato positivo, un bicchiere mezzo pieno rappresentato dal match contro la Roma. “I giallorossi erano in forma – ammette -, ma non abbiamo giocato una pessima partita. In ogni caso abbiamo creato tanto contro la Roma”.


“Sull’Inter c’è sempre un po’ di cattiveria in più mediaticamente”, prosegue il Gasp che, poi, spiega che “servirà assestamento per dare un volto alla classifica, anche se evidenziamo la partenza di Juventus e Napoli”.


L’avversario di stasera sarà il Novara, teatro dello scontro lo stadio Piola, su un campo che l’ex allenatore del Genoa ammette di non amare particolarmente. “Non mi piace tanto il sintetico, preferisco il campo in erba, ma dovremo adattarci. Sarà una novità – dichiara Gasperini che mostra ammirazione verso gli avversari -. Il Novara è una sorpresa molto positiva un po’ per tutti. E’ tornato in Serie A con merito, lavorando bene”.
A chi gli chiede se il match contro il Novara possa essere quello giusto per Pazzini, non si sbilancia. “Può darsi, potrebbe essere. Conto di recuperare Maicon, Chivu e Stankovic. Vedremo nel pomeriggio. Inizio difficile? La rosa è competitiva e in grado di fare bene. Stiamo cercando di crescere, con passi in avanti gara dopo gara: dovremo migliorare velocemente, è un’altra verifica, speriamo di recuperare quei giocatori come pare stia accadendo”.


“Contro il Novara per me sarà una finale? Per me sono tutte finali, sempre con un obiettivo solo: vincere – dichiara senza mezzi termini -. Ora mi aspetto che la squadra continui il processo di crescita, poi è chiaro che conta il risultato. Dare una dimostrazione di solidità è importante, ma non meritavamo così pochi punti in queste partite con episodi pesanti su cui si è messo un velo sopra; potevano portare risultati diversi e considerazioni diverse. Si è preferito non dire niente di niente, i risultati potevano avere una svolta diversa pur lasciando i nostri difetti. Se a Palermo viene visto rigore non finisce così, anche in Champions se fischiano il fuorigioco non finisce così”.


“Il momento non è fortunatissimo, bastava uno di questi episodi e il risultato in una o due partite era diverso e si giudicava anche in maniera differente. Il pubblico di San Siro ci ha aiutato sempre, i fischi sono stati legati soltanto al risultato. Ci daranno una mano come sempre”, conclude.