I pirati minacciano di torturare gli italiani della Savina Caylyn

ROMA – I pirati somali che da febbraio tengono in ostaggio l’equipaggio della petroliera Savina Caylyn hanno lanciato un ultimatum: o le trattative avanzano in modo significativo entro questa settimana o cominceranno a torturare i sequestrati.


La moglie del comandante Giuseppe Lubrano, che ha parlato con il marito, riferisce che quando la nave viene sorvolata da un elicottero dei militari, i pirati legano tutto l’equipaggio puntando sui marittimi le armi, pronti a fare fuoco in caso di attacco. Palazzo Chigi ha precisato che per ora “non si è percorsa la strada dell’intervento militare per la liberazione degli ostaggi su specifica richiesta delle famiglie” e che il governo “non può sostenere alcuna azione che si traduca in favoreggiamento del fenomeno della pirateria”. Il ministro degli Esteri Franco Frattini dovrebbe incontrare a New York, a margine dell’Assemblea dell’Onu, il primo ministro somalo Abdiweli Mohamed Ali.