Senato, i parlamentari all’estero diventano 12

ROMA – La Commissione Affari costituzionali del Senato ha proseguito ieri l’esame congiunto dei ddl costituzionali – al momento sei – presentati da senatori di ogni schieramento sulla riduzione del numero di parlamentari. Dei sei testi, uno solo, quello del senatore del Pdl Lauro, prevede l’abolizione degli eletti all’estero.

Due i relatori in Commissione – Boscetto (Pdl) e Bianco (Pd) – che hanno illustrato ai colleghi un testo unificato, in cui si propone di portare a 450 il numero dei deputati e a 250 quello dei senatori.

L’articolo 1 – che andrebbe a modificare il 56 della Costituzione – prevede 450 deputati, 8 dei quali eletti all’estero.

L’articolo 2 – che modificherebbe il 57 della Costituzione – prevede 250 senatori, di cui 4 eletti all’estero.

L’articolo 3 del testo unificato, infine, recita:
“1. Quando la legge dispone, per l’elezione della Camera dei deputati, mediante l’indicazione di un numero di seggi, le medesime disposizioni s’intendono riferite al corrispondente rapporto percentuale con il numero complessivo dei deputati stabilito dalla Costituzione alla data della loro entrata in vigore, esclusi quelli eletti nella circoscrizione Estero.

2. Il comma 1 si applica con arrotondamento all’unità più prossima, se il risultato è un numero di seggi non intero”.

A questo testo dovranno fare riferimento gli emendamenti, che potranno essere presentati entro le 13 del 30 settembre prossimo.