S & P taglia il rating di sette banche italiane

ROMA – L’agenzia Standard Poor’s ha tagliato il rating assegnato a sette banche italiane. A seguito del downgrade del rating sovrano dell’Italia, l’agenzia ha abbassato i giudizi da ‘A+’ ad ‘A’ di Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Findomestic Banca e delle controllate di Intesa Sanpaolo Banca Imi, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo e Cassa di Risparmio in Bologna.


Tutti gli outlook sono negativi. Inoltre i rating su Bnl sono stati abbassati da ‘AA-/A-1+’ a ‘A+/A-1’, con outlook negativo.


L’agenzia ha inoltre abbassato l’outlook sul rating ‘A/A-1’ da ‘stabile’ a ‘negativo’ su altre otto banche italiane. Si tratta di Unicredit e le sue controllate Unicredit Bank, Unicredit Bank Austria e Unicredit Leasing, e Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram e Agos-Ducato. Infine ha abbassato la prospettiva sui rating ‘A+/A-1’ da ‘stabile’ a ‘negativo’ assegnato a Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza.


Intanto la Fed, che ha lasciato i tassi fermi fra lo 0 e lo 0,25%, lancia l’allarme:
– Ci sono significativi rischi al ribasso sulle prospettive di crescita.


La Fed ha poi annunciato l’acquisto di 400 miliardi di dollari di titoli di debito a lungo termine e la vendita 400 miliardi di dollari di titoli a breve. Con questa operazione allunga la scadenza dei titoli di Stato in portafoglio.
“I rischi finanziari sono sostanzialmente aumentati negli ultimi mesi, segnalando una parziale inversione di tendenza rispetto ai progressi degli ultimi 3 anni, e il tempo per affrontare le esistenti vulnerabilità che minacciano il sistema finanziario globale e la ripresa economica sta per scadere”. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) nel Global Financial Stability Report, sottolineando che la riforma delle regole deve essere conclusa e attuata rapidamente.