“Dal buonismo ai respingimenti, nostre politiche migratorie confuse”

ROMA – “Si passa dal buonismo sfegatato di parte del centrosinistra, che quando va al governo si rende conto che ci sono momenti in cui è necessario usare la forza, alla durezza teorizzata dal centrodestra, che usa parlare solo di respingimenti”. E’ questo “il limite delle nostre politiche dell’immigrazione”, secondo Claudio Baglioni che, in un’intervista a ‘La Stampa’, commenta la situazione dell’isola di Lampedusa, che il cantante frequenta da anni e dove organizza la rassegna artistica ‘O scia’’.


Evento al quale “fino a martedì scorso sembrava inevitabile rinunciarci” a causa dei violenti scontri di questi giorni.


– Abbiamo tanti dubbi ancora ma domani partiamo e quando si comincia vedrai che poi ce la faremo. Lampedusa – assicura Baglioni – non è mai tornata alla normalità. Diciamo pure che non era possibile. Ma tra gli spot pubblicitari che promettevano una grande stagione di mare e offerte da sogno per i turisti e la realtà di oltre mille immigrati tenuti a cuocere nel cosiddetto Centro di accoglienza, c’era grande differenza. Invece di tenere un monitoraggio costante – osserva – non si è riusciti a distinguere tra i bisogni di chi arrivava dal Centrafrica, chiedendo solo un po’ di carità, e le insidie dell’ultima ondata di tunisini, parecchi dei quali non erano certo per bene, e anche quando non erano appena usciti di galera, rivendicavano con arroganza, talvolta con minacce, di poter continuare il loro viaggio e raggiungere i Paesi francofoni.

Viale: “A Lampedusa non arriverà più nessuno”


“Sull’isola di Lampedusa non arriverà più nessuno. In questo momento sono queste le disposizioni”. Lo assicura il sottosegretario all’Interno con delega all’immigrazione, asilo e cittadinanza, Sonia Viale, in un’intervista a ‘Il Messaggero’, ricordando che “tutti gli immigrati presenti sull’isola saranno trasferiti in altri centri per poter essere rimpatriarti”. E che “il piano-rimpatri proseguirà e non ci saranno rallentamenti”.