L’Abruzzo ha ricordato Tiero Pezzuti

L’AQUILA – Si sono concluse a Villa S. Angelo le manifestazioni organizzate dall’Associazione corale “CantAbruzzo” – con il patrocinio del Consiglio Regionale, della Provincia dell’Aquila, dei Comuni di Ocre, Poggio Picenze e Villa S. Angelo e dell’Associazione Regionale Cori d’Abruzzo – per commemorare il musicista Tiero Pezzuti, a dieci anni dalla scomparsa, avvenuta all’Aquila il 23 settembre del 2001.


L’Associazione “Cantabruzzo”, presieduta da Girolamo Marimpietri, in omaggio all’illustre cittadino emigrato in Venezuela, ha promosso una rassegna corale, una Messa solenne e un convegno-concerto dal titolo “Il contributo di Tiero Pezzuti alla cultura e al prestigio dell’Italia nel mondo”, con interventi di Goffredo Palmerini, studioso di emigrazione, dello storico Elpidio Valeri e del compositore venezuelano Raimundo Pereira Martinez. Una riflessione a più voci per richiamare la memoria del musicista, la stima e il prestigio che seppe conquistarsi all’estero, il lustro dato con la sua attività culturale alla sua regione e all’Italia.


Tiero Pezzuti nasce il 6 settembre 1925 a Villa S. Angelo, grazioso borgo nella media valle dell’Aterno, ora devastato dal terremoto. Formatosi sotto la guida del padre Francesco e sopra tutto di Mario Guidobaldi, suo primo insegnante di musica, entra nella “Banda Musicale Giovanile” del paese come trombettista. A 14 anni si distingue come organista e a 18 dirige la Banda Musicale e la Corale. Nel 1949 emigra in Venezuela. Nel 1955 entra a far parte della “Banda Marcial Caracas” della Polizia Municipale come arrangiatore, incarico che ha sempre ricoperto. Nel 1960 vince il concorso del Consiglio Municipale della capitale con la sua “Marcia a Caracas”, che più tardi diventerà “Inno di Caracas”.


Il premio gli apre le porte della Scuola Superiore di Musica “José Angel Lamas”, di cui è direttore Vicente Emilio Sojo, che lo ammette alla cattedra di Composizione. Oltre al concorso vinto nel 1960, riconquistato poi nel ‘71 e ‘72, nel 1969 vince il concorso per comporre l’inno della Scuola Navale Mercantile del Venezuela, ricevendo il conferimento del titolo di “Marino Honorario”.


Tiero Pezzuti è stato titolare delle cattedre di Teoria e Solfeggio, Armonia e Contrappunto, nelle più prestigiose scuole di musica di Caracas. Nel 1975 scrive il “Metodo Practico-Teorico de Teoria y Solfeo a Caracas”, diventato metodo fondamentale di formazione in tutte le scuole di musica, sia nella capitale che in quasi tutte le province del Venezuela. Sua anche una Guida per lo studio dell’Armonia di Composizione.
Tiero Pezzuti è stato definito “il melodista del Conservatorio”, per la brillante qualità nel comporre melodie piene d’espressione e cariche di sentimenti. Ha lasciato un inestimabile patrimonio di composizioni di vario genere, oltre ad un ricordo indelebile come uomo e musicista.


La riflessione sul contributo dato da Pezzuti al prestigio dell’Italia nel mondo ha preso spunto dall’opera del musicista in una terra d’emigrazione come il Venezuela dove la presenza italiana, nel secondo dopoguerra, è stata rilevante.


L’opera di Pezzuti, espressa in campo culturale, è ancor più significativa in un Paese che si avviava a riscattarsi dalla povertà e dal sottosviluppo.


Da alcuni anni, in Venezuela, la musica è diventata uno dei perni della formazione delle giovani generazioni e della loro emancipazione culturale, con un “visionario” progetto sociale promosso dal grande musicista ed accademico venezuelano, Antonio Abreu, con il quale sono stati tolti dalla strada ed avviati alla musica centinaia di migliaia di bambini e ragazzi, che oggi raccolgono i frutti di tale straordinaria intuizione. Spetta anche a Tiero Pezzuti, con la sua opera in campo musicale, una qualche parte di questi eccezionali risultati.