A Singapore dominio di Vettel, ma la festa mondiale è rimandata

MARANELLO – A Marina Bay manca solo la festa finale. Pole position, ritmo gara sconvolgente e vittoria. Un dominio a dir poco devastante quello della Red Bull nella notte di Singapore. Non ci sono commenti e parole sull’esibizione del tedesco. Non ci sono parole sulla stagione del team austriaco. Troppo forti, troppo perfetti da far sembrare il mondiale da titolo di Alonso e soprattutto Button dei mezzi fallimenti. Ma diciamocelo chiaro, chi ferma questa Red Bull? E allora ben venga il Giappone e quel punto che separa il talento tedesco dal secondo titolo consecutivo. E sarebbe il pilota più giovane a raggiungere questo leggendario obiettivo. Se a questo record ci aggiungiamo poi le pole position non possiamo che alzarci in piedi e applaudire la magnifica stagione delle lattine.


Parte bene Vettel e in pochi giri il divario su Jenson Button è di oltre 7”. Altro da aggiungere? Sì, la partenza di Fernando Alonso, ancora perfetto e bravo nel bruciare Webber e guadagnare la posizione. Parte male invece Hamilton. La Ferrari di Alonso sembra poter puntare il podio ma ben presto la paura gomme diventa realtà. Al decimo giro infatti la Rossa comincia a perdere terreno e girare addirittura 2” più lenta delle rivali. Tempo un giro e Webber restituisce il sorpasso allo spagnolo. Alonso in modo intelligente rientra subito ai box per sostituire le gomme. Massa prova a riportarsi avanti ma a rovinare la festa del brasiliano ci pensa lo spericolato Hamilton che con una inspiegabile manovra a gomme soft, e usurate, cerca di bloccare la corsa di Felipe e finisce col tamponarlo. Massa si vede così costretto a rientrare ai box e perdere ben dieci posizioni. Per questo incidente Lewis viene punito con un drive through.


Dopo i pit stop si ristabilisce l’ordine in pista con Vettel sempre al comando, Button all’inseguimento e Alonso in lotta con Webber e le sue gomme. Dietro intanto è fantastica la gara di Paul Di Resta, capace di resistere nelle prime posizioni fino all’ultimo decisivo pit stop e l’ingresso delle SuperSoft. A farci tremare ci pensa quindi Michael Schumacher che nel suo momento migliore sbaglia le misure per il sorpasso su Perez e prende letteralmente il volo finendo la sua gara contro le barriere. Un duro scontro per fortuna senza conseguenze per il Kaiser. Entra la safety car e si annulla quindi il distacco di Vettel sugli altri ma la superiorità del tedesco è incredibile e ci vogliono solo quattro giri per riportare Button a 7”.


La seconda parte della gara non è certo il massimo del divertimento . L’unico a farci divertire è Lewis Hamilton che completa una splendida rimonta chiusa poi al quinto posto. A fare le spese del ritmo indiavolato dell’inglese è Di Resta che nulla può contro la potenza di McLaren e Red Bull. Nel finale è poi Jenson Button a far tremare, se così si può dire, Vettel. L’inglese comincia infatti a recuperare secondi a giro fino ad arrivare a 3” all’ultima tornata dopo la serie di doppiaggi. Troppo tardi, Vettel taglia il traguardo per primo, per la nona volta in stagione. Un successo questo di Vettel che taglia fuori dalla lotta iridata Webber e Alonso che chiude al quarto posto. La festa è a Marina Bay, per quella mondiale dobbiamo attendere Suzuka.