“Chi ha ruoli istituzionali deve dare l’esempio rispettando le regole”

PESARO – “Compito delle istituzioni è essere di buon esempio per i cittadini”. Si richiama ad un elementare principio etico il presidente della Camera Gianfranco Fini, ospite del comune di Borgo Pace, in provincia di Pesaro-Urbino, dove ha presenziato a una cerimonia per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia parlando degli obblighi che i rappresentanti delle istituzioni devono rispettare per essere credibili.


– Se vogliamo che l’Italia resti unita – ha aggiunto il presidente della Camera – e sia sempre più coesa, chi ha delle responsabilità istituzionali deve avvertire, prima di chiunque altro, il dovere di essere d’esempio, di rispettare le regole, sempre e comunque. Non c’è una cultura dei diritti se non è accompagnata da una cultura dei doveri. Se abbiamo delle responsabilità e se questo principio vogliamo che lo apprendano anche i nostri figli – ha continuato Fini – allora abbiamo il dovere di dirlo innanzitutto a noi stessi.


Il presidente della Camera ha espresso anche alcune considerazioni sull’esigenza di misure eque per affrontare il risanamento economico: “Chi ha di più deve dare di più” ha dichiarato.


– La difesa della coesione nazionale – ha detto infatti Fini – deve essere anzitutto basata su politiche di giustizia sociale e solidarietà. Occorre rispettare ciò che è scritto nella Costituzione e ricordarsi che, quando si è chiamati ad una politica di rigore, i sacrifici e il rigore devono essere attuati proporzionalmente e equamente.
Requisiti che, ha ricordato Fini, “non a caso sono scritti nella Costituzione a chiare lettere”.
– Quando si chiede rigore occorre chiedere a chi ha di più di dare di più. Allo stesso tempo, bisogna garantire a chi si trova in difficoltà, la presenza attiva e solidale delle istituzioni. Unità nazionale – ha concluso – credo significhi soprattutto coesione sociale e solidarietà.