Nuovi aiuti alla Grecia, Ue rinvia la decisione

BRUXELLES – Slitta ancora la prossima tranche di aiuti alla Grecia. Una decisione di Bruxelles che alimenta la tensione ad Atene, dove questo ulteriore ritardo potrebbe avere un impatto pesante sulla vita della gente: a rischio sono gli stipendi dei dipendenti pubblici. Intanto oggi a Berlino, la cancelliera Angela Merkel vedrà il premier greco Giorgio Papandreou. Una cena di lavoro in cancellierato, “importante momento di scambio – nella definizione del governo tedesco – con un paese di cui si sta occupando tutta l’Europa’’.

L’ulteriore slittamento dei tempi, annunciato dal portavoce degli Affari esteri della Commissione Ue (a 7 giorni dalla data prefissata, il 3 ottobre) si spiega con le riserve delle istituzioni internazionali sul programma di Atene.
‘’Vi sono problemi che riguardano il budget 2011-2012, le riforme strutturali e le privatizzazioni. Si tratta di attuare le decisioni già prese – ha spiegato il portavoce – non di prenderne altre’’. Considerazioni che di fatto non permettono di escludere ancora l’ipotesi di un default. Da Berlino, dove si attendono i risultati della Troika, prima di esprimere qualsiasi giudizio in merito, la cancelliera ha dato però nuovi segnali di rassicurazione: “L’Europa vale ogni sforzo’’, ha detto rispondendo a un’intervista sull’emittente televisiva Ard, nella quale ha tentato di sgomberare il campo da ogni illazione sull’euroscetticismo del suo governo.


Quella che si è aperta in Germania è una settimana decisiva per la coalizione giallo-nera: giovedì prossimo sarà sottoposta infatti al voto del Bundestag la legge che prevede l’ampliamento di risorse dell’Efsf, il fondo europeo salvastati. Un voto dall’esito (positivo) scontato; ma la Merkel combatte ancora in questi giorni, per ottenere una maggioranza propria. In questo clima teso è esplosa ieri in Germania anche una polemica sull’eventualità -trapeleta da Washinghton -di un drastico aumento della dotazione dell’Efsf, attraverso il meccanismo della leva finanziaria, nell’ambito di un piano in stile americano per salvare l’Europa dalla crisi del debito. I liberali, che recentemente hanno acceso un dibattito pesante a Berlino – con la posizione assunta dal ministro dell’Economia Philippe Roesler, che non ha escluso il fallimento della Grecia – hanno già chiesto alla cancelliera “un chiarimento’’. È stato il ministro Schaeuble, in serata, ad assicurare che la Germania non ha ‘’intenzione di aumentare il fondo’’. L’obiettivo è quello di renderlo piu’ efficiente.