“Vendola è gay, pecca più di Berlusconi”

ROMA – L’omosessualità? E’ un “peccato assai più grave delle imprese del premier”. Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto, torna ad attaccare i gay, nel maldestro tentativo di difendere il presidente del consiglio. L’alto prelato, noto per i suoi attacchi di tipo omofobo e antisemita, parla dalle pagine virtuali del sito ultracattolico Pontifex, da tempo impegnato in quella che sembra essere una campagna contro gli omosessuali e dichiara che Nichi Vendola, da omosessuale, pecca più di Berlusconi.

Il pretesto per far parlare il vescovo in pensione è la situazione politica italiana, alla luce del richiamo del Papa, da Berlino, al mondo politico al rispetto delle regole etiche. Un richiamo che, però, secondo Babini non riguarderebbe il presidente del Consiglio.

– Credo che oggi sia in atto una vera caccia al Berlusconi se penso che buona parte dei giornali è dedicata a lui e che ben quattro procure gli dedicano esagerate attenzioni – sottolinea -. Penso che sarebbe utile lasciare governare e aspettare che la recente manovra finanziaria dia i suoi frutti. Molti osservatori sembrano più intenzionati a fare cadere il governo che alla fedele aderenza alla realtà.

Quando l’intervistatore cerca di fargli notare che “lo stile di vita del leader lascia a desiderare”, Babini si lancia alla difesa del premier:
– Certo, non mi sembra un modello, ma oggi la politica spesso si fa con le mutande e non con la testa. Tuttavia, sarebbe bene accertare realmente che Berlusconi abbia fatto cose malvagie e i Baccanali. Non é pensabile condannare una persona solo per sentito dire. Se cade Berlusconi siamo nei guai. Non é il massimo, ma non vedo politici degni dietro di lui.

Quanto alle critiche mosse da Vendola nei confronti di Berlusconi, Babini le liquida con l’ennesimo attacco omofobo:
– Io non ne posso più della retorica inutile di Vendola. Credo, da cattolico, che la omosessualità praticata sia un peccato gravissimo e contro natura, certamente peggiore di chi va con l’altro sesso. Alla luce dei fatti, senza stilare classifiche, Vendola pecca molto di più di Berlusconi.

L’omosessualità è il vero chiodo fisso del vescovo (e quello del sito che continua ad interpellarlo sui temi più disparati). Dopo aver sostenuto la necessità di “non dare la comunione a Vendola e agli omosessuali conclamati”, Babini tempo fa aveva affermato che “gli omosessuali sono dei malati” (“nel nome di un populismo da quattro soldi non é possibile paragonare un gay con un normale”, dichiarò).

– Dover ancora, nel 2011, ascoltare parole intrise di odio e brutalità nei confronti degli omosessuali, è avvilente. Se poi quelle parole escono dalla bocca di un uomo di Chiesa, che per antonomasia dovrebbe promuovere la cultura della tolleranza, lo spasimo e la rabbia sono doppie – commenta Sonia Alfano (IdV), membro della Commissione Libe al Parlamento Europeo -. Babini andrebbe semplicemente e immediatamente cacciato dagli ambienti ecclesiastici, esattamente come i preti pedofili. Ecco, il vescovo potrebbe esprimersi su quest’argomento, piuttosto che insultare e aggredire verbalmente chi vive liberamente la propria sessualità senza commettere alcun reato e senza abusare di nessuno – conclude.