Notte da Champions, il Napoli ritrova gioco e gol

NAPOLI – Il Napoli di Champions ritrova la strada del gioco e del gol. Con il Villarreal, che lo scorso anno aveva eliminato gli azzurri dall’Europa League, la vendetta è consumata. La squadra di Mazzarri, complice anche la vittoria del Bayern di Monaco sul Manchester City, è seconda in classifica nel suo girone e può guardare con buone speranze al futuro: al momento ha tre punti di vantaggio sugli inglesi di Roberto Mancini e quattro lunghezze sugli spagnoli sconfitti al San Paolo, mentre il distacco dal Bayern, che è a punteggio pieno, è di due punti.


Il pubblico è davvero quello delle grandissime occasioni. E come potrebbe essere diversamente, visto che il Napoli ritrova la Champions dopo 21 anni. L’ultima volta al San Paolo (a quei tempi si chiamava Coppa dei Campioni) i partenopei pareggiarono 0-0 con lo Spartak Mosca e furono poi eliminati ai rigori nella gara di ritorno, resa indimenticabile per la ritardata partenza di Maradona ed il suo arrivo nella capitale russa, il giorno dopo i compagni di squadra, con un volo privato.


Da quella volta, solo sogni e speranze, per i tifosi azzurri, con il contrappunto di delusioni, gioie, rimpianti e, in ultimo, rinascite e clamorose resurrezioni. Mazzarri questa volta non si fa prendere dalla smania del turnover, pur sapendo che sabato sera a San Siro il Napoli è atteso in campionato dall’Inter. Il tecnico di San Vincenzo schiera i suoi titolarissimi, fatta eccezione per Christian Maggio, tenuto prudenzialmente a riposo a causa di un risentimento muscolare, e d’altronde sostituito con Zuniga che, fra tutti i rincalzi, è sicuramente quello che più di tutti è considerato vicino ai titolari, almeno nel pensiero dell’allenatore. Nel Villarreal è presente anche Giuseppe Rossi, completamente guarito dopo l’incidente subito nella partita di campionato. Garrido, che ha poche punte a disposizione, può quindi utilizzare il 4-3-1-2 nel quale l’attaccante italiano è affiancato dal brasiliano Nilmar. Soprattutto nella prima frazione di gioco il Napoli ritrova in Champions lo smalto perduto in campionato.


La squadra è quella armonica e ben sistemata in campo vista a Manchester e poi con il Milan. Gli azzurri viaggiano ad una velocità completamente diversa dagli avversari, si aiutano l’uno con l’altro, sono aggressivi quando serve, ficcanti e veloci nel puntare verso rete.


Il Villarreal pensava forse di ripetere la partita dell’anno scorso in Europa League, quando era riuscito ad imbrigliare gli avversari, ad irretirli nella ragnatela del suo centrocampo e a portare a casa un pareggio che si era rivelato poi decisivo nel passaggio del turno. Ma il Napoli di quest’anno non è lo stesso dello scorso anno e gli spagnoli se ne devono accorgere ben presto. Tatticamente la partita si complica per Garrido appena il Napoli trova il gol del vantaggio con Hamsik, dopo appena 14 minuti di gioco e raddoppia al 16’ con Cavani. Tutti piani del tecnico spagnolo vanno a farsi benedire. Ora il Villarreal è costretto a venire fuori, ad osare, a provare ad attaccare gli avversari, ai quali inevitabilmente finisce per fornire su un piatto d’argento la situazione tattica ideale per gli uomini di Mazzarri. Non solo: Garrido non può fare a meno di trasformare il suo 4-3-1-2 iniziale in un più sbilanciato 4-3-3 che si concretizza con l’ingresso in campo di Camunas al posto di Gonzalo Rodriguez.


Nella ripresa il tema tattico si mantiene inalterato, tuttavia il Napoli mostra qualche maggiore difficoltà nel far fruttare la sua naturale propensione a manovrare in contropiede.


Il Villarreal fa segnare, come è logico, un netto predominio di gioco. Gli spagnoli, però faticano a concretizzare la superiorità con occasioni da gol. La difesa del Napoli è una barriera pressoché insormontabile e neanche le buone giocate di Pepito Rossi sortiscono effetto. Si va avanti così fino alla fine, con il pubblico impazzito di gioia ed il Napoli che mette nel carniere tre punti che potrebbero rivelarsi fondamentali per il prosieguo del torneo.