Bankitalia, riaperta la partita Bossi: “Preferisco Grilli, è di Milano”

ROMA – “Desta grande preoccupazione la decisione del governo di mantenere nell’incertezza la scelta del nuovo governatore della Banca d’Italia che dovrà succedere a Mario Draghi”.


E’ l’allarme congiunto lanciato dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani e dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini all’indomani della riapertura della partita sul nuovo Governatore della Banca d’Italia, avvenuta nel faccia a faccia a Palazzo Grazioli tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
Da sempre contrario all’ipotesi di Fabrizio Saccomanni, attuale dg di via Nazionale e ormai dato per certo nella successione a Draghi, il ministro del Tesoro avrebbe rilanciato Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro e suo candidato.


Tutto rinviato, dunque, sulla nomina del nuovo Governatore.


A conferma di ciò ieri in mattinata non c’è stata nessuna convocazione straordinaria del Consiglio Superiore di Bankitalia. Dalla presidenza del Consiglio, infatti, non è arrivata la comunicazione con la richiesta del parere su un candidato alla successione di Mario Draghi.


A Palazzo Chigi, intanto, quella di ieri è stata una giornata di incontri al vertice.


Nel primo pomeriggio si è tenuto un colloquio, durato poco più di mezz’ora, tra il Governatore uscente Mario Draghi e il premier Silvio Berlusconi, alla presenza del sottosegretario Gianni Letta. Subito dopo è stata la volta del ministro Tremonti.


Nel frattempo l’ipotesi Grilli trova l’appoggio della Lega, stando alle ultime parole del ministro delle Riforme, Umberto Bossi.


– Preferisco Grilli, non fosse altro perché è di Milano – ha detto il Senatur.
Parole che provocano l’ironia di Bersani.


– Beh, se è così, io ho un candidato di Bettola – replica il segretario del Pd su Facebook.
L’opposizione, invece, parla di una “incertezza pericolosa”.


– Nel mezzo di una tempesta finanziaria internazionale che vede l’Italia in prima linea – hanno sostenuto Casini e Bersani nel corso di un incontro – invece di offrire certezze e stabilità, il governo continua a tenere pericolosamente in bilico il paese per mere esigenze personali o di equilibri interni.


La professionalità e la competenza dei diversi candidati non sono in discussione. L’obiettivo fondamentale però – hanno sottolineato – è che alla Banca d’Italia sia assicurato presto un assetto di vertice stabile; un assetto che risponda a criteri di continuità di azione e che non presti il fianco a interpretazioni negative, fondate o meno che siano, sull’autonomia della banca centrale italiana.