Giovinco porta gli emiliani in paradiso

PARMA – I gol alla fine sono quattro, ma quelli che contano sono del Parma e lo spettacolo al Tardini è andato ben oltre quello indicato dal tabellino.

La squadra crociata, quasi fosse salita sulla macchina del tempo, è ritornata per una domenica ai fasti di fine scorsa stagione quando la cura Colomba permise di conquistare 14 punti in sette gare, battendo anche Juventus, Inter e Udinese. Questa volta l’avversario era il Genoa, ma la musica era quella di un tempo. Grinta, determinazione, rapidità di gioco e un Giovinco strepitoso, e cannoniere del campionato, sono gli ingredienti di un 3-1 meritato e condito da tanto spettacolo.

Il Genoa ci ha provato, è andato vicino al gol anche in alcune occasioni e, alla fine, ha segnato su calcio di rigore, ma forse può solo recriminare sul passivo, non certo sulla sconfitta. Malesani, fischiatissimo come sempre dal suo ex pubblico, ha dovuto allora rinviare la festa per la duecentesima vittoria su una panchina italiana. Palacio ha mosso, sì, la classifica cannonieri ma grazie a un penalty e non ha fatto nulla di più. Ci ha provato anche Bovo con una punizione che al 31’ pt si è stampata sul palo, ma è stato il Parma a fare la parte del leone, quasi fosse un’altra squadra, rinata, rispetto a quella che sino a ieri ha incassato in campionato tre sconfitte e una sola vittoria. E poi c’era Giovinco, il solito Sebastian Giovinco. Questa volta di gol ne ha fatti due.

Il primo al 29’ pt quando, su assist di tacco di Floccari, ha gelato mezza difesa del Genoa e ha insaccato sotto la traversa. La replica su rigore al 42’, sempre del primo tempo. Il bomber è sgusciato in area fra le gambe di Kucka che non ha potuto fare altro che commettere fallo. Rigore. E sempre Giovinco ha spiazzato Frey per il 2-0. Bravo, bravissimo, è stato anche Mirante. Al 27’, quando il risultato era ancora sullo 0-0, è volato a deviare in angolo su un tiro potente di Constant. Ma anche Frey ha dovuto soffrire, oltre ai gol, per una conclusione di Biabiany al 14’ e al 41’ su una sciabolata di Morrone.

Nella ripresa Malesani ha provato a reagire inserendo Pratto per Constant. Il neo entrato è stato subito pericoloso (Mirante ha respinto) ma è stata una fiammata che il Parma ha spento con la terza rete. Era il 5’ ed è stata frutto di un azione da manuale. Lucarelli ha servito Giovinco che è entrato in area e ha crossato sul fronte opposto per Biabiany; assist di prima intenzione dell’ex interista in area piccola per Morrone che prima, di testa, ha messo sulla traversa e poi ha ribadito in rete.

La gara si è chiusa qui anche se nel finale il Parma ha allentato un po’ la morsa e il Genoa ha segnato su rigore. Al secondo minuto di recupero Paletta ha agganciato Palacio in area e dagli undici metri l’argentino non ha sbagliato. E Colomba, nonostante il 3-1, si è arrabbiato. Lui voleva la vittoria ma dalla sua difesa, la più perforata del campionato, questa volta non voleva nemmeno questo ultimo errore. Malesani invece promette rivoluzioni: qualche big, come Caracciolo, ora rischia la panchina.