Contro la Serbia il tandem Cassano-Balotelli

FIRENZE – Dipende tutto da lui. Mario Balotelli se lo sente ripetere da quando si è affacciato al grande calcio. Non se la prenderà dunque se per una volta le sue chanche di sfondare, magari col primo gol in azzurro tanto desiderato, dipendono anche dagli altri.


In un solo giorno a Coverciano, Cesare Prandelli rischia di perdere Pazzini e Rossi, fermati rispettivamente da un dolore al calcagno e da un riacutizzarsi del problema al ginocchio sinistro. Così si consolida l’idea del commissario tecnico di dare al giovane azzurro una opportunità di rilievo, a Belgrado contro la Serbia. Magari in coppia con Cassano. “Non vedo l’ora di segnare il mio primo gol azzurro”.

Balotelli lo aveva confessato l’ultima volta, lasciando il ritiro della nazionale. Un mese fa sembrava un’altra storia, tra rimproveri di Prandelli e visite della procura antimafia, eppure lo scampolo finale di partita contro la Slovenia fu un messaggio chiaro: “Lì Mario ci ha fatto vedere la sua voglia di emergere anche in azzurro, in modo definitivo e prepotente”, ha raccontato Buffon. Presto la controprova.


Di sicuro venerdì, nello stadio della Stella Rossa, Prandelli non potrà contare su Pazzini. Per lui si tenta il recupero per la seconda partita, martedì a Pescara con l’Irlanda. Nella partitella in cui era stato schierato di nuovo in coppia con Cassano, si è fermato anche Rossi. Iperestensione del ginocchio sinistro, lo stesso problema che lo aveva fermato in Spagna. A confronto, il dolore di schiena con il quale SuperMario è uscito dal campo è poca cosa, e non solo a detta del medico.


“Anche il mio problema non é nulla di grave”, ha detto un sorridente Rossi, intenzionato a restare e a fare di tutto per rimettersi in sesto. Senza garanzie però sulla presenza a Belgrado. Per questo Prandelli non ha nascosto qualche preoccupazione: deciderà oggi se sostituire Criscito, già tornato a casa, e se non rischiare neanche Rossi, che però non vuol gettare la spugna. Anche Balzaretti è fermo (lombalgia) e non ce la farà per la Serbia, almeno un ricambio (Molinaro o Pasqual) in difesa ci dovrebbe essere. Per l’attacco invece Matri è in preallarme, Osvaldo appare prematuro. D’altra parte l’impiego di Balotelli in coppia con Cassano era esperimento in cantiere dalla prima ora: “Ci penserò su, in questi giorni”, la confessione del ct. Il quale ha visto un Balotelli più sereno e sorridente, dopo il buon momento col City. Ai suoi compagni azzurri, SuperMario confessa di sentirsi in realtà “quello di sempre”, ma non nasconde che l’equilibrio di queste ore non è solo calcio. Chissà, la vita.


“Può darsi che Mario sia il crac che manca a questa nazionale, senza dimenticare i Rossi, i Cassano, i Pazzini – dice Buffon – Però lo dico sempre: dipende tutto da lui. Per un calciatore questo non è scontato, anzi è una fortuna enorme. Ma da sola non basta”.


Più colpi di classe, meno colpi di testa: lo slogan funziona, il matrimonio tra Balotelli e la nazionale chissà. Nei 25’ di partitella contro gli U.20 Lega Pro, Prandelli ha spesso dato indicazioni al suo allievo, fermandosi poi a fine tempo a centrocampo a parlare con lui dei movimenti da fare. Anche se in campo a Belgrado la cosa più importante sarà dimostrare personalità sotto gli occhi del ‘caldissimo’ pubblico serbo.


“Non c’é nessuna preoccupazione per Belgrado” ha ribadito il presidente federale Abete, ma oggi un vertice tra le due polizie farà il punto sulle misure di sicurezza. Balotelli intanto attende la sua chance. Figurarsi se é un mal di schiena che può fermare l’eterno ragazzo che vuol diventare uomo in azzurro.