“Unica strada i negoziati, ma improvvido l’annuncio di mille nuovi insediamenti”

ROMA – “Non vogliamo né vincitori né vinti”, l’Italia ha “molte volte dimostrato di essere in Europa il miglior amico di Israele”, ma allo stesso tempo riconosce “i diritti dei palestinesi ed è convinta che lo Stato di Palestina debba essere una realtà”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini intervenendo al convegno “Israele e palestinesi: la battaglia dell’Onu e il processo di pace” definendo però “del tutto improvvido” l’annuncio di mille nuovi insediamenti fatto da Israele.


– Chiediamo ai nostri amici israeliani – ha detto Frattini – di aiutarci ad aiutarli. Non ci siamo mai tirati indietro nel difendere il fatto che la sicurezza di Israele non è negoziabile, ma è legittimo che l’Italia ponga questa domanda: perché annunciare proprio ora gli insediamenti quando tutto il mondo si sta adoperando per la ripresa dei negoziati?.


Frattini ha ricordato il ruolo importante dell’Europa che è riuscita a “rimanere unita” durante il dibattito all’Onu evitando così una “perdita di credibilità che sarebbe stata irreparabile”. Ed ha poi spiegato l’importanza di guardare alla “prospettiva del giorno dopo”.


I palestinesi hanno bisogno, ha detto il ministro, “di uno Stato che non nasca monco ma abbia i suoi apparati, le sue funzioni e la sua sicurezza, che non sia naturalmente rivolta contro Israele: bisogna evitare una nuova Gaza in Cisgiordania”. Per questo, sostiene, l’unica strada possibile è quella dei negoziati.