Moody’s declassa l’Italia, “pesano anche incertezze politiche”

ROMA – Bocciatura dell’Italia da parte di Moody’s. L’agenzia ha deciso di tagliare il rating dell’Italia, portandolo ad A2 con outlook negativo. Attualmente il rating sul debito sovrano dell’Italia era al livello di Aa2.Il 20 settembre scorso fu Standard & Poor’s, a sorpresa, a tagliare di un gradino il voto sul debito sovrano a breve e a lungo termine dell’Italia. Ora l’A2 di Moody’s pone l’Italia alla pari di Malta e al di sotto di paesi come Slovacchia ed Estonia in termini di affidabilità per i creditori.


Moody’s indica come le ragioni del declassamento il “sostenuto aumento della suscettibilità del Paese di fronte a shock finanziari”, dovuto “ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche” che mettono a rischio il raggiungimento degli obiettivi di risanamento del bilancio e “all’aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all’indebolimento delle prospettive globali”.


Inoltre c’è incertezza sulla possibilità che il governo italiano riesca a raggiungere gli obiettivi di consolidamento fiscale.


– Oltre metà delle misure di consolidamento fiscale sono basate su un aumento delle entrate i piani sono vulnerabili rispetto all’elevato livello di incertezza sulla crescita economica in Italia e nel resto dell’Ue. Inoltre – fa notare Moody’s – può essere difficile raggiungere un consenso politico su tagli alla spesa aggiuntivi.
L’agenzia di rating sottolinea infine che “il rischio di default dell’Italia è remoto” ma “la vulnerabilità del Paese è aumentata”.


Il commento del segretario del Pd, Pierluigi Bersani è duro:
– Il declassamento è una mazzata. L’Italia è meglio di quel rating, ma se non c’è un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo.


Palazzo Chigi ribatte:
– Il governo sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico, quegli stessi obiettivi che sono stati accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea.