“Fiat non rispetta le regole, si torna alle ricette dell’800”

ROMA – “La scelta di Fiat di uscire da Confindustria è la scelta di non rispettare le regole, le norme di questo Paese”, con il governo che “fa da sponda”. Lo dice il leader della Cgil, Susanna Camusso.


– Direi che i famosi grandi innovatori stanno tornando a ricette ottocentesche – afferma – no alle regole, sì ai lavoratori che devono pagare tutte le conseguenze della crisi. Continuiamo ad essere di fronte ad un’azienda che vuole dettare leggi sulle relazioni industriali e che non è in grado di dirci che prodotti farà, che occupazione ha e che prospettive. L’unica cosa che continua ad annunciare è nuova Cassa Integrazione. Da lungo tempo abbiamo denunciato la preoccupazione sugli obiettivi effettivi della Fiat. Non è che ci auguriamo che smetta di produrre in Italia ma continuiamo a non capire cosa vuole produrre e Fabbrica Italia sembra sempre più una chimera. La cosa che troviamo grave è un Governo che fa sponda, con l’articolo 8 e altro, all’idea di togliere le regole e non ha l’autorevolezza di chiedere a Fiat qual è il programma industriale.