L’Italia mette sotto anche il Nicaragua: seconda vittoria al Mondiale IBAF

ROMA – Con i complimenti di Dennis Martinez, la stella più amata dal Nicaragua con il pugile Arguello: lo chiamavano “El Presidente” durante la legendaria carriera in Major League. Lo hanno chiamato a fare da scudo come manager del Nicaragua, e le ha provate tutte pur di battere l’Italia.

Ma in campo i mattatori sono altri, sono soprattutto gli azzurri che vincendo 6-3 la seconda gara di questi Mondiali sono lanciati verso la qualificazione al secondo turno: ora sono con altre squadre al secondo posto.

A metà del cammino, cioè con 2 vittorie sulle 4 per sentirsi al sicuro, è soprattutto il modo in cui stanno progredendo nel gioco e nei risultati a far sperare che la nazionale dei diamanti sia avviata verso un’altra stagione da protagonista come il titolo europeo e il podio agli Intercontinentali cui s’ispira. Marco Mazzieri è il manager di questa squadra che è talmente perfezionista da trovare persino un difetto in questa prova: “Ci siamo fatti prendere dalla pression negli ultimi 2 inning, e non voglio che si ripeta: eravamo in vantaggio, lo si poteva gestire con più tranquillità”. La vittoria sul monte è firmata da Alessandro Maestri, rilievo lungo di Cillo, la salvezza è firmata da D’Amico i cui ultimi due strikeout sono stati preziosi come le linee dei battitori.


Oggi c’è la Germania contro cui non è ipotizzabile sulla carta una sconfitta. Vincendo la terza, l’Italia avrebbe poi 3 partite con una vittoria da centrare: escludendo, sempre sulla carta, quella contro Cuba, gli azzurri potrebbero giocarsi il passaggio del turno contro Corea o Venezuela.

Con questo entusiasmo ed ordine in campo, con una rotazione sempre pronta a rispondere e ben distribuita dal pitching coach Bill Holmberg, niente a questo punto diventa impossibile per questa squadra mai così compatta, capace di battere un’ex vicecampione del mondo che ci soffiò il bronzo nel Mondiale del ’98 a Nettuno.