Obama: “Occupy Wall Street da voce a frustrazione americana”

WASHINGTON – Le proteste di Wall Street stanno dando voce ad una più ampia frustrazione degli americani”. Così Barack Obama esprime, in una conferenza stampa alla Casa Bianca, la sua comprensione per le decine di migliaia di persone che, ora non solo a New York ma in tutta l’America, stanno protestando contro quello che considerano un sistema che non tutela i loro interessi.


“Io lotto per evitare gli abusi del sistema finanziario”, ha detto ancora Obama sottolineando però come rimanga solida la sua convinzione del fatto che “abbiamo bisogno di un forte ed efficace sistema finanziario”. Rispondendo ad altre domande riguardo ad “Occupy Wall Street”, un movimento che il presidente ha detto che sta seguendo in televisione, Obama ha legato questo alla rabbia che gli americani provano per il fatto che “non tutti stanno seguendo le regole e che Wall Street è un esempio di questo”. Obama ha rivendicato il fatto che la riforma finanziaria attuata dalla sua amministrazione prevede un organismo di tutela degli interessi dei consumatori nei confronti delle banche.


E che i repubblicani stanno boicottando questa riforma, perché “vogliono abolire del tutto l’idea di una figura di un controllore del sistema finanziario”. Un intento che è esplicito nel programma di “alcuni candidati presidenziali repubblicani la cui agenda economica è principalmente: cancelliamo le riforme finanziarie che sono state ideate per evitare quegli abusi che ci hanno iniziato questo disastro”. “E questo non ha alcun senso per gli americani”, ha detto ancora il presidente nella conferenza stampa. Obama ha sfidato gli avversari del piano di “spiegare pubblicamente perché non lo sostengono” agli americani che – come mostrano i sondaggi – hanno una fiducia ormai al minimo storico nel Congresso, appena il 14%. Insomma, Obama ha ormai scelto di non cercare più il compromesso.